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Vannacci contestato a Napoli, scontri tra attivisti e polizia. Lui: “Ho sofferto l’obbligo vaccinale per Covid”

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Tensioni a Napoli prima della presentazione del libro del generale Roberto Vannacci: il Rione Santa Lucia "blindato", gli attivisti arrivano a contatto con le forze dell'ordine. Striscioni con la scritta "Cacciamolo" e "Napoli non ti vuole" sono apparsi durante la manifestazione in piazza del Plebiscito. Momenti di tensione anche all'interno tra pubblico e giornalisti, poi la situazione è tornata alla normalità.

20:34

Tensione tra pubblico e giornalisti: "Domande provocatorie"

Momenti di tensione in sala durante le domande dei giornalisti al Generale Vannacci. In particolare, alla domanda su un chiarimento riguardo l'ipotesi di "classi separate" a scuola per studenti con disabilità, mentre il candidato alle Europee rispondeva, alcune persone dal pubblico hanno contestato il giornalista che l'aveva posta, definendola "una domanda provocatoria". Dopo alcuni attimi di bagarre, la situazione è tornata alla normalità.

A cura di Giuseppe Cozzolino
18:59

Il Generale Vannacci: "Ho mal sofferto l'obbligo vaccinale per il Covid"

"Da liberista e libertario, ho mal sofferto l'imposizione dell'obbligo vaccinale, ma dico con altrettanta sincerità che mi sono fatto quattro vaccini: i primi due volontariamente in Russia con lo Sputnik; gli altri due mi hanno obbligato come dipendente statale". Lo racconta il Generale Roberto Vannacci, nel corso della presentazione del suo secondo libro "Il coraggio vince" sul Lungomare di Napoli, dove oggi pomeriggio si sono registrati scontri tra attivisti e polizia.

Vannacci, autore del libro autoprodotto "Il mondo al contrario", best-seller del 2023, ha spiegato di non aver trattato la pandemia nei suoi libri, "perché non sono né un virologo né un esperto di vaccini".

Sulle ultime due vaccinazioni anti-Covid19 ha poi spiegato:

"Sono rientrato da Mosca in Toscana e mi sono fatto due inoculazioni di Moderna. Ho fatto un atto di fede, come tutti ne facciamo ogni giorno, come quando saliamo su un bus, un aereo o un taxi, nei confronti del pilota. Mi sono fidato della scienza, che ci diceva di doverci vaccinare. Ora la scienza dice che questo vaccino non serviva per non contagiare gli altri, quindi l'obbligo vaccinale è stato un provvedimento non giustificato. L'Italia è stata tra i pochi Paesi al mondo ad averlo imposto e questa è una responsabilità su chi aveva in quel momento il fardello del comando".

A cura di Pierluigi Frattasi
18:19

"Vannacci diffonde l'odio" esposto in Procura dell'Arcigay Napoli

"Valutare se il libro ‘Il mondo al contrario' di Roberto Vannacci sia un pericoloso veicolo di propaganda di idee, azioni, attività e comportamenti omofobi, sessisti e razzisti" lo chiede l'Arcigay Napoli in un esposto presentato oggi alla Procura della Repubblica di Napoli.

Nel documento, firmato da Massimo Arcangeli e Antonello Sannino, dell'ufficio di presidenza di Antinoo Arcigay Napoli, si legge:

"nel riporre piena fiducia nell'operato della magistratura, e nei valori di uno Stato costituzionale che non può consentire in particolare a nessun cittadino italiano, tantomeno a un generale delle Forze Armate, il diritto di rivendicare sentimenti di odio e di disprezzo nei confronti di minoranze giudicate ‘non normali', con inequivocabile riferimento alle comunità LGBTQIA+, richiamano nel contempo tutti al senso di responsabilità, fuor della logica degli opposti estremismi, perché sia lo Stato di diritto ad adottare o a predisporre, per il tramite dei nostri ordinamenti, e con gli strumenti istituzionali di cui dispone, le misure confacenti al caso".

A cura di Pierluigi Frattasi
18:06

Vannacci: "Inutile definirsi anti-fascista, nessuna legge lo chiede"

"Non mi sono mai definito antifascista perché non credo che sia utile definirsi antifascista, non è richiesto da nessuna norma, da nessuna legge". A parlare è il Generale Roberto Vannacci, a Napoli per la presentazione del suo nuovo libro, prima della quale si sono registrati scontri tra polizia e attivisti dei centri sociali. "Il fascismo – ha precisato Vannacci – è finito 100 anni fa, non si è anti qualcosa che non esiste".

Il militare, che è candidato con la Lega di Salvini alle elezioni Europee, ha poi precisato:

"Il giuramento che prestano sia i politici che i militari non richiede di dichiararsi antifascista. Questa è una dichiarazione pretestuosa che serve ad alcune persone per assegnare una certificazione di qualità di cittadini di serie A o serie B. Così come nessuno richiede di dichiararsi antinapoleonico, perché l'età napoleonica è finita 200 anni fa. Ritengo strumentale che si chieda a qualcuno di dichiararsi antifascista, è un periodo storico concluso e terminato".

A cura di Pierluigi Frattasi
17:45

Vannacci: "Cordone di Polizia per presentare libro non è degno di Paese civile"

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"Mi colpisce che sia necessario un cordone di sicurezza delle forze dell'ordine quando si viene a presentare un libro. Non è degno di un paese civile, democratico e libero come l'Italia si definisce". A parlare è il Generale Roberto Vannacci, candidato con la Lega di Salvini alle Europee, a Napoli per presentare il suo secondo libro in un locale sul Lungomare. Il militare è arrivato attorno alle 17,30 nella piazza Nazario Sauro, dove poco prima si erano verificate tensioni tra attivisti dei centri sociali e Polizia.

Vannacci ha quindi commentato con i giornalisti:

"Purtroppo capita che, nella democrazia nella quale viviamo, i locali che ospitano le mie presentazioni vengano addirittura minacciati. È successo a Verona, dove il proprietario ha dovuto desistere, è successo a Mantova dove hanno rinunciato ma la presentazione verrà spostata in un altro locale. Anche questa tecnica di cercare di censurare, di attribuire frasi che non sono quelle vere, si sta rivelando un'attività che suscita risultati opposti a quelli che si propone".

Il Generale, infine, ha invitato i contestatori a venire in sala ad ascoltarlo:

"Non capisco perché non vengono in sala in pace, io sono per il confronto civile, li ascolterei e mi confronterei con loro. E comunque no, non temo per la mia incolumità e non mi sento accerchiato. Ringrazio i contestatori, li invito a venire in questa sala a manifestare le loro idee, non mi sono mai sottratto al confronto. Ma questo invito che faccio non ha mai successo. Non mi sento accerchiato ma mi preoccupa il contesto che si è venuto a creare".

A cura di Pierluigi Frattasi
17:37

Il corteo anti-Vannacci lascia il lungomare: diretto in Galleria Umberto con i fumogeni

Il corteo anti-Vannacci si è allontanato dal Lungomare, attorno alle 17,30, dopo gli scontri che si sono registrati circa un'ora prima con la polizia in assetto anti-sommossa. I manifestanti, in precedenza, avevano colpito gli scudi degli agenti con le aste delle bandiere e i poliziotti avevano risposto con i manganelli. Sarebbero stati circa 30, in totale, i contestatori. Gli attivisti hanno poi acceso fumogeni colorati e si sono diretti in corteo verso la Galleria Umberto I, intonando slogan contro il generale candidato alle Europee per la Lega di Salvini, che nel pomeriggio presenterà il suo secondo libro autobiografico nel Teatro In Arte Vesuvio sul Lungomare.

A cura di Pierluigi Frattasi
17:27

Palloncini d'acqua contro la Polizia e transenne divelte in via Nazario Sauro

Foto Fanpage.it
Foto Fanpage.it

Anche transenne divelte e tafferugli durante gli scontri in via Nazario Sauro, sul Lungomare di Napoli, tra attivisti e forze dell'ordine durante il corteo di contestazione per la visita del Generale Roberto Vannacci. Il corteo, partito da piazza del Plebiscito, da dove, secondo un'ordinanza del Questore, non sarebbe dovuto avanzare, è arrivato invece fin quasi alla rotonda di via Nazario Sauro. Qui, attorno alle 16,30, da un gruppo dei manifestanti, sarebbe partito un lancio di palloncini pieni d'acqua contro il cordone di Polizia di Stato in assetto antisommossa, che presiedeva la piazza, dove alle 17 è previsto l'intervento di Vannacci. Alcuni attivisti avrebbero anche colpito gli scudi degli agenti con aste di bandiera.

Alcuni manifestanti hanno poi tentato di forzare il cordone dei poliziotti. A questo punto, è partita una carica di alleggerimento. Ci sono state alcune manganellate di reazione da parte delle forze dell'ordine. Le tensioni sono proseguite con gli attivisti che hanno intonati cori, gridando "vergogna" e altri slogan, contro il generale, candidato alle Europee con la Lega di Salvini. Al momento non risulterebbero feriti.

A cura di Pierluigi Frattasi
16:35

Scontri sul Lungomare di Napoli tra attivisti e Polizia al corteo di contestazione contro la visita del Generale Roberto Vannacci. Striscioni con la scritta "Cacciamolo" e "Napoli non ti vuole" sono apparsi durante la manifestazione in piazza del Plebiscito. Il Questore Maurizio Agricola aveva ordinato che il corteo non potesse raggiungere via Nazario Sauro dove Vannacci, candidato con la Lega di Salvini alle prossime elezioni Europee, è atteso alle ore 17,00 presso il circolo In Arte Vesuvio, per la presentazione del suo secondo libro "Il coraggio vince". Il Lungomare, per l'occasione, era stato blindato dalle forze dell'ordine, con diverse camionette e auto della Polizia di Stato che hanno chiuso la piazza. Ma il corteo si è spostato ugualmente verso il Lungomare dove ha trovato la Polizia in assetto antisommossa a bloccare il passo. Ci sono stati quindi degli scontri tra manifestanti e poliziotti.

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Il corteo di contestazione in piazza del Plebiscito

La mobilitazione contro la visita di Vannacci a Napoli era stata annunciata negli scorsi giorni dagli attivisti dell'area antagonista di sinistra, in testa "Mezzocannone occupato" e da altre realtà del mondo lgbtq+. Il militare, autore di un libro best-seller dal titolo "Il mondo al contrario" pubblicato nel 2023, viene contestato per le sue controverse opinioni, in particolare quelle su omosessualità, su Benito Mussolini e sui bambini disabili a scuola.

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A Cremona, la presentazione del libro di Vannacci che doveva tenersi domani è stata spostata fuori città, a Robecco d'Oglio, a circa 20 chilometri di distanza, per motivi di sicurezza. Vannacci ha commentato all'Agi: "È questa la democrazia degli antifascisti". A sostegno di Vannacci è sceso in campo il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini: "Le sue parole sulla disabilità sono state volutamente fraintese".

A cura di Pierluigi Frattasi
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