L’isola di Capri più accessibile ai disabili grazie alle battaglie di Christian

Grazie alle battaglie di Cristian Durso, l’isola pronta ad accogliere le persone con difficoltà motorie: “Mi chiamano rompiscatole, forse mi ringrazieranno quando non ci sarò più”
A cura di Peppe Pace
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Christian Durso è un giovane di 33 anni di Anacapri affetto da una malattia neurodegenerativa che da 20 anni lo costringe a muoversi sullo scooter per disabili. Da allora vive quotidianamente le ingiustizie e le disparità dovute alla mancanza di accessibilità e per questo ha deciso di battersi per rimuovere tutte le barriere architettoniche che incontra, letteralmente, sul suo cammino. Lo avevamo già incontrato nel 2018, durante la sua lotta per rendere accessibile il belvedere della Migliara ad Anacapri, battaglia vinta nel 2020 e per la quale il Comune di Anacapri venne condannato per condotta discriminatoria.

Da lì in poi il suo impegno è stato costante, così come sono state costanti le offese, le ingiustizie e le umiliazioni di una politica ottusa, che ha quasi sempre reagito alle segnalazioni di Christian ponendosi sulla difensiva: "A Capri si dice che chi denuncia non trova lavoro e più andavo avanti nella mia battaglia, più venivo abbandonato da amici e persone che all'inizio mi sostenevano". Altrettante sono state le persone che hanno raccolto i suoi appelli, come l'associazione Luca Coscioni, la Onlus "Vorrei prendere il treno", gli avvocati Alessandro Gerardi, Gaetano Simeoli, il deputato Borrelli  e tante altre realtà e persone che ancora oggi sostengono le battaglie di Christian.

Anacapri, l'ufficio postale, il cinema, i bagni e i luoghi turistici

Nel video che Christian ha voluto realizzare con fanpage.it abbiamo ripercorso le tappe più significative del suo percorso da attivista per l'accessibilità, dal belvedere della Migliara ai Giardini di Augusto, passando per le strade di Capri, i bagni, i parcheggi, il cinema, l'ufficio postale, Damecuta (la villa romana di Tiberio), la passerella dove i disabili vanno a mare che avrà una barriera frangiflutti e tanti altri luoghi, come la seggiovia, che oggi sono totalmente inaccessibili a chi ha difficoltà motorie. Dietro ogni luogo che diventa accessibile ci sono spesso anni di battaglie legali, avvocati, esposti, cause, appelli e lettere ai Garanti, ai Prefetti ai Ministri e finanche al Presidente della Repubblica.

"Non mi sono mai arreso all'idea di non raggiungere più certi luoghi"

I risultati ottenuti da Christian nelle sue battaglie hanno in qualche modo dato un senso alla sua malattia che da anni lo costringe in sedia a rotelle: "È il mio retaggio, prima della malattia camminavo e non mi sono mai arreso all'idea di non poter più raggiungere posti che prima frequentavo abitualmente, per questo ho iniziato la mia battaglia per abbattere le barriere. Spesso vieni isolato, molti hanno paura di stare vicino a una persona che ha avuto il coraggio di denunciare, dicono che metto in cattiva luca l'isola, che sono un rompiscatole. Forse quando non ci sarò più ringrazieranno quel rompiscatole".

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