La versione di Lucia Salemme: “Accoltellata da mio marito. L’ho ucciso con l’arma che aveva sotto il cuscino”

A sferrare il primo colpo sarebbe stato Ciro Rapuano: una coltellata diretta al corpo della moglie, Luciana Salemme. Che, però, sarebbe riuscita a proteggersi con un braccio, rimediando una ferita profonda che sarà poi suturata con trenta punti. A quel punto la donna avrebbe visto un secondo coltello, sotto il cuscino del marito, lo avrebbe afferrato e avrebbe colpito l'uomo: il numero delle coltellate si dovrà stabilire con l'autopsia, ma sarebbero numerose. È la versione fornita dalla 58enne, che ora si trova nel carcere di Secondigliano con l'accusa di omicidio volontario. È stata la stessa donna ad allertare le forze dell'ordine, facendole intervenire nella loro abitazione di via Sant'Antarcangelo a Baiano, nel rione Forcella, nel centro di Napoli.
Lucia Salemme in carcere per omicidio
La donna questa mattina è stata interrogata dalla Squadra Mobile e dal magistrato del pool Fasce Deboli della Procura di Napoli, poi è arrivato l'arresto. Un provvedimento che sarebbe stato motivato da alcune incongruenze rilevate nella sua versione e che potrebbero essere anche dovute allo stato di choc. La donna ha inoltre raccontato che col marito c'erano frequenti e aspri litigi, situazione che sarebbe stata confermata anche dalla figlia trentenne della coppia, che questa notte dormiva in un'altra stanza e, richiamata dalla confusione, ha assistito alle fasi finali dell'omicidio; non risultano, però, precedenti denunce o interventi delle forze dell'ordine per questioni di questo genere.
Ciro Rapuano ucciso con numerose coltellate
Nell'appartamento, acquistato con un mutuo ancora in corso, sono intervenuti, insieme alla Polizia Scientifica, due medici legali. Ma non è stato possibile individuare subito il numero di coltellate: i fendenti sarebbero stati molti, ben oltre la decina, e solo l'autopsia potrà chiarirlo. Il corpo di Ciro Rapuano, ormai senza vita, era sul letto, disteso su un fianco e coi piedi fuori, il che farebbe pensare che, come raccontato dalla moglie, non stesse dormendo quando è stato colpito.
Il secondo coltello sotto il cuscino
Le indagini dovranno chiarire anche se è vero che, come raccontato da Lucia Salemme, l'uomo teneva un coltello nascosto sotto il cuscino e che lei avrebbe preso da lì quell'arma dopo averla notata durante la colluttazione. Nel corso del sopralluogo nella casa sono stati sequestrati due grossi coltelli: uno sarebbe quello con cui Rapuano avrebbe aggredito la moglie, l'altro quello con cui la donna lo ha ucciso.