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La storia della donna che voleva rapire bambini sotto scuola a Napoli non ha fondamento: il racconto della polizia

La donna, in realtà, inveiva all’esterno della scuola perché, in precedenza, aveva avuto una discussione con il proprietario della piscina adiacente all’istituto.
A cura di Valerio Papadia
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La donna identificata dai poliziotti
La donna identificata dai poliziotti

Ha generato una certa agitazione – poi rivelatasi del tutto ingiustificata – quanto accaduto ieri all'esterno della scuola "Carlo Poerio" al corso Vittorio Emanuele, nel cuore di Napoli: una donna che sbraitava e inveiva e subito, nelle chat dei genitori dei piccoli studenti, si è diffusa la convinzione, errata, che quella donna si trovasse lì per sottrarre qualche bambino ai genitori.

Come appurato però dai poliziotti intervenuti sul posto, si tratta di una donna moldava di 42 anni, affetta da problemi psichici, che è stata denunciata: i bambini e un eventuale loro rapimento, però, non c'entrano nulla.

Aveva litigato col proprietario della piscina adiacente alla scuola

Come rende noto la Polizia di Stato oggi, in merito all'intervento effettuato ieri dagli agenti del commissariato San Ferdinando, la 42enne era entrata nei locali di una piscina che fa parte di un centro nautico adiacente alla scuola e aveva inveito contro il proprietario dopo essere stata invitata ad uscire visto che si trovava lì senza alcun titolo.

La 42enne identificata e denunciata

La donna è stata bloccata dai poliziotti e ha inveito anche contro di loro: la 42enne, con precedenti di polizia e irregolare sul territorio italiano, è stata così identificata e denunciata alla competente Autorità Giudiziaria per oltraggio e resistenza a Pubblico Ufficiale e per ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato.

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