La situazione di martedì 2 marzo sul Coronavirus in Campania

La curva del contagio non accenna a calare in Campania: solo ieri, il tasso di positività è schizzato al 12,96%, la percentuale positivi-tamponi più alta da settimane. E questo nonostante il lunedì i dati sono, tendenzialmente più "incoraggianti", visto che diminuiscono il numero di tamponi analizzati alla domenica portando ad un loro calo. Ed infatti ieri sono stati 1.896 i nuovi casi di Coronavirus in Campania, dato che per la prima volta scende sotto quota duemila a distanza di giorni. Ma restando ancora altissimo, soprattutto in virtù degli appena 14.623 tamponi analizzati.
Un rapporto, quello tra tamponi analizzati e nuovi positivi emersi, che schizza al 12,96%, vale a dire quasi il doppio della media nazionale (salita a sua volta attorno al 7% circa). Da ieri intanto scuole chiuse in tutta la Campania: lo ha deciso il presidente della regione Vincenzo De Luca con una apposita ordinanza regionale, poi confermata anche dal Tribunale Amministrativo Regionale della Campania che, a differenza di gennaio scorso quando ne impose la riapertura, stavolta ha confermato la legittimità della decisione di Palazzo Santa Lucia. Una decisione che aveva causato molti malumori soprattutto nei comitati no DaD che avevano annunciato il ricorso, poi perso al TAR della Campania. Campania che sarà zona arancione almeno per tutta la prima settimana di marzo: venerdì 5 nuovo monitoraggio dell'Istituto Superiore di Sanità, che deciderà per una eventuale conferma in zona arancione oppure per un reinserimento nella zona gialla (qualora l'RT attualmente a 1.04 scenda sotto quota uno) o ancora per un ulteriore restringimento, finendo nella zona rossa (qualora l'RT salga sopra il limite di 1.25).