La situazione di lunedì 1 marzo sul Coronavirus in Campania

Resta alta, seppur stabile, la curva del contagio in Campania, dove da oggi lunedì 1° marzo tornano a chiudere le scuole di ogni ordine e grado, che tornano alla didattica a distanza. Il bollettino dell'Unità di Crisi della protezione civile regionale della Campania ha certificato anche ieri un rapporto di positività pari a circa il 10% dei tamponi analizzati. Sono stati 2.561 i nuovi positivi ieri (ancora un "rialzo" del record di casi del 2021), che solo nell'ultima settimana hanno superato quota 10mila nuovi casi. Seppur con un rallentamento del numero dei nuovi decessi (di pari passo con quello dei nuovi guariti), la Campania resta a rischio moderato e dunque in zona arancione.
Ma le scene degli assembramenti del fine settimana appena trascorso non sembrano promettere nulla di buono all'orizzonte, soprattutto in virtù dei quasi 1.500 ricoverati negli ospedali della regione tra reparti di terapia intensiva e di degenza ordinaria. Immagini che hanno fatto molto discutere e che, viste anche in altre parti d'Italia, lasciano temere da una parte eventuali nuovi aumenti dei contagi, dall'altra nuove misure restrittive. Già da oggi, contrariamente alle regole fissate dal Governo per le zone arancioni, la Campania ha chiuso tutte le scuole. Proprio i plessi scolastici avevano registrato, da gennaio, un enorme aumento dei contagi all'interno tra docenti e alunni. Ma sulla chiusura pesa ora un eventuale ricorso dei comitati No Dad, che già a gennaio vinsero proprio un ricorso al Tar della Campania per ottenere la riapertura delle scuole. L'ordinanza regionale sarà valida fino al 14 marzo: nel mentre, al netto di eventuali nuovi ricorsi al Tar, lo scenario soprattutto relativo alle scuole potrebbe cambiare ulteriormente con l'entrata in vigore il nuovo DPCM del Governo Draghi, che partirà dal 6 marzo e durerà per tutti i trenta giorni successivi, comprendendo anche Pasqua e Pasquetta.