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Covid 19

La situazione di domenica 31 gennaio sul Coronavirus in Campania

Sale ancora la curva del contagio in Campania, mentre in strada sembra non esserci più percezione del Coronavirus: lunghe file fuori ai negozi, assembramenti, aperitivi e “cene” anticipati alle 18 per aggirare i divieti e traffico in tilt. E da Palazzo Santa Lucia, in vista di Carnevale, San Valentino, ma anche di giovedì e martedì grasso, si pensa ad una nuova ordinanza restrittiva.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Torna a salire la curva del contagio da Coroanvirus in Campania, che ieri ha fatto registrare 1.366 nuovi casi positivi (dato più alto da diverse settimane dell'Unità di Crisi della Protezione Civile della Regione Campania), mentre intanto l'impatto delle restrizioni sulla popolazione sembra essere solo un lontano ricordo: lunghe file davanti ai negozi, assembramenti in strada, pochissimi controlli della Polizia Municipale e anche poche mascherine in giro, portate per lo più sotto il mento (e dunque praticamente inutili).

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Se da una parte la Campania è già da qualche tempo "felicemente" zona gialla, il rischio di nuove restrizioni è tornato a salire. Febbraio è infatti considerato "mese a rischio" per quanto riguarda nuove infrazioni alle regole, e soprattutto il mese in cui bisognerà vedere l'impatto della riaperture di medie (riaperte dal 25 gennaio) e superiori (da domani 1° febbraio) sull'andamento dei contagi. Inoltre, il giovedì grasso dell'11, la domenica di Carnevale che coincide con San Valentino (14), il martedì grasso (16): tutte festività che rischiano di portare, come negli anni passati, fiumi di persone in strada ed una ulteriore violazione di massa delle regole anti assembramento. Non a caso la Regione Campania starebbe pensando (ma per ora è solo una ipotesi che gira tra i corridoi di Palazzo Santa Lucia) ad una nuova ordinanza restrittiva proprio per quel periodo.

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Nella giornata di ieri, sabato 30 gennaio, sembrava di essere tornati indietro di un anno: dal Lungomare di via Caracciolo al borgo di Santa Lucia, dal centro storico al Vomero, tutta Napoli è scesa in strada e nella maniera più caotica possibile, tra aperitivi, pranzi e perfino cene in orario molto anticipato (prima delle 18 per aggirare i divieti), lunghe code davanti ai negozi, poche mascherine e traffico in tilt. Saltate, di fatto, tutte le regole di distanziamento e anti-assembramento.

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