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Francesco Pio Maimone ucciso a Napoli, ultime news

La nonna di Valda: “Distrutte due famiglie, mi dispiace per Francesco Pio, ma mio nipote è innocente”

Omicidio di Mergellina, parla nonna di Francesco Pio Valda. Spiega di credere all’innocenza del nipote. Anche la sorella Giusy, che la sera della morte di Checco Maimone era con Valda.
A cura di Gaia Martignetti
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Francesco Pio Maimone e Francesco Pio Valda
Francesco Pio Maimone e Francesco Pio Valda
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"Le famiglie distrutte sono due, io piango per Francesco Pio (Maimone ndr.), mi dispiace. Mio nipote è innocente, trovate il colpevole, che ci sta". Barra, quartiere orientale di Napoli. Al citofono non risponde nessuno, il cancello si apre senza chiedere chi ci sia dall'altra parte. Dopo pochi metri sull'uscio compare Giuseppina Niglio, la nonna di Francesco Pio Valda, il giovane accusato dell'omicidio di un altro ragazzo, appena 18enne, Francesco Pio Maimone, avvenuto a Napoli, davanti agli chalet di Mergellina tra il 19 e il 20 marzo 2023.

Insieme a Giuseppina Niglio in casa c'è Giusy Valda, la sorella del giovane in carcere. La sera della morte di Checco Maimone Giusy, era lì. "Scrivete che non è stato lui. Questo non possiamo dirlo noi, non siamo il giudice, vedrà la legge. Io so che mio fratello è innocente, poi è normale che essendo la sorella non mi credono. Scrivono figlio del boss, mio padre è morto dieci anni fa. Noi non siamo nessuno. Abbiamo subito solo cattiverie".

Francesco Pio Valda, quasi una settimana fa, ha incontrato il Garante dei detenuti Samuele Ciambriello nel carcere di Secondigliano, dopo la convalida del suo fermo.

Aveva spiegato Ciambriello a Fanpage.it:

L'infanzia se l'è ricostruita da lui,  attraverso anche qualche comunità per minori, poi messo alla prova. Mi ha raccontato del prete della parrocchia. Un padre ucciso. Una vita difficile non è né una colpa né un alibi.
Lui sostiene di aver utilizzato una pistola giocattolo. E che c'è stata una risposta a questa pistola giocattolo con altri colpi di arma da fuoco, da altri contendenti. E che questo ragazzo  successivamente non l'ha visto morto, c'è stato un fuggi fuggi generale.

Valda avrebbe poi aggiunto: "Ho raccontato tutto per filo e per segno, anche dove ho gettato la pistola giocattolo, in caserma". Un racconto, quello della pistola, che non troverebbe tuttavia riscontri investigativi.

È proprio la nonna del giovane a ricordare l'incontro con il garante, aggiungendo che anche la sorella ha incontrato Valda in carcere, per un colloquio.  L'infanzia di Valda è affidata ai ricordi di Giuseppina Niglio che lo ha cresciuto. "Non lavorava, dormiva sempre, mangiava poco". Mentre ricorda suo nipote, ha parole anche per Checco Maimone. "Mi dispiace anche per il ragazzo che è morto. Se mio nipote ha sbagliato deve  pagare", ma se invece è innocente? Lo ripetono in continuazione. Della sua innocenza è convinta la sorella, che era con lui quella sera.

L'ultima cosa che sceglie di raccontare Giuseppina Niglio prima di congedarci sono le frasi ingiuriose ricevute dalla sua famiglia, dopo il fermo di Francesco Pio Valda. "A me non importa, queste cose tornano indietro a chi le fa. Non rispondo proprio", spiega Giusy, prima di uscire di casa.

Quella della morte di Checco Maimone è una vicenda su cui, per quanto riguarda alcuni dettagli, gli investigatori stanno cercando di fare luce. Ma secondo quanto scritto dal Gip Maria Luisa Miranda che ha convalidato il fermo del giovane "non vi è dubbio alcuno che autore della condotta, che causava la morte del giovane Maimone Francesco Pio, sia stato l'odierno indagato".

 Per gli inquirenti non ci sarebbero dubbi. A premere il grilletto, secondo quanto ricostruito dalle indagini fino a questo momento, sarebbe stato Valda. L'accusa, per lui, è di omicidio volontario, aggravato dalle modalità mafiose.

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