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La moglie non prende lo stipendio, boss di Barra spara all’imprenditore che l’aveva fatta assumere

Sottoposto a fermo Ciro Celeste, ritenuto legato al clan Celeste-Guarino di Barra, Napoli Est; l’uomo accusato di tentato omicidio e di usura.
A cura di Nico Falco
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Immagine di repertorio
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Uno sconosciuto lo aveva costretto ad entrare in un palazzo, lo aveva fatto inginocchiare e gli aveva sparato, colpendolo alla gamba e non alla testa solo perché lui si era scansato. Almeno, era questo che un imprenditore napoletano aveva raccontato alla Polizia di Stato nello scorso novembre. Successivamente l'uomo ha sporto denuncia, raccontando tutto: conosceva chi aveva tentato di ucciderlo, ed era la ritorsione per stipendi non pagati. Storia ricostruita dalla Squadra Mobile, e che ha portato al fermo, oggi, per Ciro Celeste, 69enne del quartiere Barra, ritenuto legato al clan Celeste-Guarino, indiziato di tentato omicidio, detenzione e porto illegali di arma da sparo, oltre che di usura aggravata, tutti reati con l'aggravante del metodo mafioso.

Gli stipendi non pagati alla moglie

Il tentato omicidio risale al novembre 2023, quando l'imprenditore era arrivato all'Ospedale del Mare di Ponticelli con una ferita da arma da fuoco ad una gamba. Ai poliziotti aveva raccontato di essere stato avvicinato da uno sconosciuto mentre era in strada a Barra, e che questi, dopo averlo fatto entrare in un palazzo, lo aveva fatto inginocchiare, gli aveva puntato la pistola alla testa, lo aveva colpito al volto col calcio dell'arma e poi gli aveva sparato; soltanto per la sua prontezza a rialzarsi era stato colpito alla gamba e non alla testa.

Soltanto a luglio di quest'anno l'uomo ha denunciato il responsabile, identificato nell'indiziato, appartenente al clan Celeste-Guarino, attivo nel quartiere Barra. E ha spiegato i motivi. Ha detto che avrebbe fatto da tramite perché un altro imprenditore assumesse la moglie del 69enne; dopo un primo periodo, però, la donna non era stata pagata e il marito se l'era presa con lui. Ancora a luglio, la vittima ha riferito di avere ricevuto dal 69enne diversi prestiti a tassi usurari, a partire dal 2018, e di non essere più in grado di onorare alcuni di questi che erano ancora in corso.

Fermato uomo del clan Celeste-Guarino di Barra

Le successive indagini, svolte dalla Squadra Mobile della Questura di Napoli e coordinate dalla Procura, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti di Celeste, sia in merito al tentato omicidio sia per i numerosi prestiti usurari. Il 69enne è stato rintracciato presso la sua abitazione. Nel corso della perquisizione sono stati inoltre rinvenuti numerosi fogli su cui erano appuntati nomi e cifre, verosimilmente relativi ai prestiti.

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