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La figlia di Antimo, vittima innocente di camorra: “Ero la tua topolina. Lotteremo per avere giustizia”

Oggi a Ponticelli i funerali di Antimo Imperatore, vittima innocente di camorra. La figlia: “Non ti dimenticheremo mai, lotteremo per avere giustizia”.
A cura di Nico Falco
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La vittima, Antimo Imperatore, e i funerali a Ponticelli (foto Gaia Martignetti - Fanpage.it)
La vittima, Antimo Imperatore, e i funerali a Ponticelli (foto Gaia Martignetti – Fanpage.it)

Si sono tenuti oggi a Ponticelli i funerali di Antimo Imperatore, vittima innocente di camorra, ucciso nell'agguato di mercoledì scorso insieme a Carlo Esposito, il 39enne reale obiettivo dei killer. Il carro funebre è partito da via Eugenio Montale e ha trasportato il corpo dell'operaio alla chiesa di San Giuseppe, nel rione Incis del quartiere di Napoli Est, seguito da un centinaio di persone, molte delle quali indossavano una maglia bianca con la fotografia del 56enne.

Quel giorno Antimo Imperatore era in quell'appartamento di via Eugenio Montale, al piano terra, per montare una zanzariera. Il killer è arrivato e ha aperto il fuoco, uccidendo prima lui e poi Esposito, quest'ultimo inquadrato nel clan De Martino. Per il duplice omicidio si è consegnato ai carabinieri ed ha avviato un percorso di collaborazione Antonio Pipolo, 37enne legato ai De Micco; l'agguato sarebbe da inquadrare nella faida interna tra i De Micco e i De Martino. Durante le esequie il sacerdote, don Modesto Bravaccino, ha letto una lettera di una delle due figlie di Antimo Imperatore:

Ti hanno strappato a noi senza motivo, senza colpe, senza pensarci nemmeno un istante. Eri il mio papà. La tua famiglia, le tue persone ti vogliono bene, tutti. Eri sempre pronto ad aiutare ogni persona a te vicina. Ti vantavi di noi, delle tue figlie. Dicevi sempre che, anche se ormai eravamo grandi, non ti importava, eravamo sempre le tue piccole. Io, la tua soricella, e Mena. Ci manchi, ci manchi tanto.

Ci hai insegnato ad essere forti nella vita ed è quello che cercheremo di fare. Ma la tua morte ci ha sconvolto tutti. Non doveva andare così. Non dovevi morire così ingiustamente. I tuoi nipoti ancora ti cercano. Ogni minuto la tua piccola dice che ora suo nonno la protegge dal cielo, mentre il piccolino ad ogni bussata di porta corre ad aprire sperando che sia tu.

Io non ti dimenticherò mai, pa', te lo prometto e ti prometto che noi lotteremo fino in fondo per avere giustizia. È una promessa. Ora ti saluto con il corpo, ma non con il cuore e la mente. Questo non succederà mai, vivrai per sempre nel mio cuore e so per certo che tu da lassù sarai sempre orgoglioso di noi. Ti voglio bene, babbo, e non sarà un addio. Salutami tutti appena sarai con loro.

(ha collaborato Gaia Martignetti)

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