L’11 agosto si celebra Santa Chiara, compatrona di Napoli. A lei dedicato il celebre Monastero napoletano

Santa Chiara d'Assisi nacque nel 1194 dalla nobile famiglia degli Offreducci e visse in maniera molto forte l'influenza del suo amico San Francesco d'Assisi, tanto è che giovanissima scappò dalla casa paterna per seguirlo nei suoi insegnamenti. Napoli è molto legata alla figura della Santa di Assisi tanto da comparire tra i 52 santi compatroni della città e averle dedicato il famoso Monastero nei pressi del Gesù Nuovo, ella è inoltre protettrice della televisione.
C'è anche la celebre canzone "Munasterio ‘e Santa Chiara", una delle più note del Dopoguerra. Proprio nell'osservare il monastero di Santa Chiara distrutto dai bombardamenti, la canzone narra l'angoscia di una Napoli coi morsi della fame dopo un conflitto devastante. Particolarmente ricordata è l'interpretazione di Roberto Murolo.
La storia di Santa Chiara
Ancora giovanissima, Chiara di Assisi lascia la casa paterna per raggiungere il suo amico Francesco nella Porziuncola. In quell'occasione San Francesco le tagliò i capelli e le fece indossare il saio francescano, per condurla poi nel monastero benedettino di San Paolo, a Bastia Umbra, dove la raggiunse suo padre nell'intento presto naufragato di ricondurla a casa. Santa Chiara si rifugiò allora nella Chiesa di San Damiano, dove fondò l'Ordine femminile delle povere recluse, divenute successivamente Clarisse, dove San Francesco dettò una prima Regola.
In seguito Santa Chiara scrisse la Regola definitiva chiedendo all'allora Papa Gregorio IX la regola della povertà. Presto Chiara fu raggiunta dalla sorella Agnese e da un gruppo di ragazze per continuare la loro scelta di vita e dopo alcuni anche sua madre Ortolana si aggiunse a loro. Il sogno di Santa Chiara fu quello che creare un gruppo di claustrali povere immerse nella preghiera e al completo servizio degli altri. Definite Damianite e da San Francesco Povere Dame, sono passate alla storia come Clarisse. Austerità e povertà furono le parole chiave della sua esistenza terrena. A soli due anni dalla morte fu proclamata Santa da Papa Alessandro IV. Attualmente le sue reliquie sono oggi esposte nella cripta della Basilica di Santa Chiara a Assisi.