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Katia Tondi, uccisa davanti al figlioletto: confermati in Appello 27 anni di carcere per il marito

La Corte d’Assise d’Appello di Napoli ha confermato la condanna a 27 anni di carcere per Emilio Lavoretano, l’uomo che il 20 luglio del 2013 uccise la moglie, Katia Tondi, 31 anni, nella loro casa di San Tammaro, nella provincia di Caserta: l’omicidio si consumò davanti agli occhi del figlioletto della coppia, di appena 8 mesi.
A cura di Valerio Papadia
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Katia Tondi e il marito, Emilio Lavoretano
Katia Tondi e il marito, Emilio Lavoretano

Emilio Lavoretano dovrà scontare 27 anni per l'omicidio della moglie, Katia Tondi: lo ha deciso la Corte d'Assise d'Appello di Napoli, che ha dunque confermato la sentenza di primo grado. La donna fu uccisa a 31 anni, strangolata, il 20 luglio del 2013 nella loro casa di San Tammaro, nella provincia di Caserta: l'omicidio si consumò davanti agli occhi del figlioletto della coppia, un bimbo di appena otto mesi. Secondo l'accusa e la relazione dei periti, Katia Tondi fu strangolata – con un oggetto che non è mai stato rinvenuto – tra le ore 18 e le 19 del 20 luglio di otto anni fa, in un lasso di tempo in cui Lavoretano si trovava in casa. L'uomo, ex gommista di Santa Maria Capua Vetere, si è invece sempre dichiarato innocente, affermando di essere uscito per andare al supermercato mentre la moglie veniva uccisa.

L'omicidio di Katia Tondi

L'omicidio di Katia Tondi, giovane mamma di 31 anni, si consuma in un caldo pomeriggio d'estate del 2013, come detto tra le 18 e le 19 del 20 luglio. I sanitari del 118 e le forze dell'ordine trovano il corpo della 31enne riverso sul pavimento, intorno a lei la casa a soqquadro: mancano alcuni gioielli, la fede nuziale, ma il denaro c'è tutto. Il figlio della donna, di appena otto mesi, e il marito stanno bene. L'autopsia rivela che Katia è stata strangolata con un cordino sottile, che però non si trova, e mai si troverà. I sospetti delle forze dell'ordine ricadono sul marito, che però si professa innocente: lo scontrino del supermercato dice che si trovava lì mentre sua moglie veniva uccisa. Una successiva perizia, però, ha anticipato l'ora della morte della 31enne a un'ora in cui, come sostiene l'accusa, Lavoretano si trovava in casa. In primo grado, l'uomo viene condannato a 27 anni: sentenza confermata anche in Appello.

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