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Jorit, il volto di Rosa Parks nello spiazzale della stazione Eav di Quarto: la sua opera più grande

Il volto dell’attivista per i diritti degli afroamericani sorgerà nello spiazzale della stazione di Quarto Officina della Circumflegrea: l’opera è grande 1.500 metri quadri. Proprio nella stazione in questione, e in generale nella cittadina dei Campi Flegrei, nella provincia di Napoli, il noto street artist ha cominciato a fare i primi graffiti.
A cura di Valerio Papadia
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Jorit torna a casa e compie la sua opera fino ad ora più grande: il noto street artist ha realizzato un murales grande 1.500 metri quadri nello spiazzale della stazione di Quarto Officina della Circumflegrea, gestita dall'Eav, che raffigura il volto di Rosa Parks, nota attivista per i diritti degli afroamericani, passata alla storia per essersi rifiutata, nel 1955, di cedere il suo posto sull'autobus a un bianco, in Alabama, negli Stati Uniti. Nella stazione in questione, e in generale a Quarto, cittadina dei Campi Flegrei, nella provincia di Napoli, Jorit ha realizzato i suoi primi graffiti, ormai 15 anni fa, come è lui stesso a rendere noto.

"Nel 2005 in questo spiazzale a Quarto Officina ho iniziato a fare graffiti. Oggi, 15 anni dopo, ho realizzato il mio più grande dipinto in assoluto; 1.500 metri quadri. Con Tukios Art. Grazie Eav per il supporto" ha scritto lo street artist nella sua pagina Facebook. Ancora oggi, nella stazione di Quarto Officina, come negli altri scali ferroviari che ci sono a Quarto, è possibile leggere "Agoch", il "tag" con il quale lo street artist si firmava agli inizi della sua carriera. Il murales di Rosa Parks segna il ritorno di Jorit a Quarto: già nel 2017, l'artista aveva dipinto il volto di Marek Hamsik, ai tempi capitano del Napoli, su una facciata del plesso scolastico Viviani, che sorge in piazzale Europa, proprio al centro della cittadina.

L'ultima opera di Jorit era apparsa a Barra, quartiere della periferia orientale di Napoli, ed era dedicata a George Floyd, l'afroamericano ucciso da un poliziotto, durante un fermo, il 25 maggio scorso a Minneapolis. Insieme al volto di Floyd, nel murales campeggiano anche quelli di Stalin, Malcolm X, Martin Luther King e Angela Davis.

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