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Invalido tamponato a Napoli: “Invece delle scuse, colpito a testate in faccia davanti alle mie figlie”

Automobilista invalido picchiato al Corso Vittorio Emanuele di Napoli da un altro conducente che l’aveva tamponato: “Aggredito davanti alle mie figlie piccole”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Immagine di repertorio
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Automobilista invalido viene tamponato al Corso Vittorio Emanuele di Napoli. Il suo veicolo viene urtato da dietro dall'auto che lo segue. Ma l'investitore, invece di fare la constatazione amichevole, gli sferra una testata in faccia. Il tutto davanti alla moglie della vittima, alle due figlie e alla nipote minorenni. L'aggressione è avvenuta sabato 2 agosto, poco dopo la mezzanotte. A segnalare l'accaduto il parlamentare Francesco Emilio Borrelli (Alleanza Verdi-Sinistra).

Automobilista invalido aggredito al Corso Vittorio Emanuele

L'automobilista, secondo quanto ricostruito, è in auto con la famiglia, moglie e due figlie minorenni, al Corso Vittorio Emanuele altezza della Chiesa del Cenacolo. C'era molto traffico. Mentre è in coda, viene tamponato dall'auto che lo segue. Scende per verificare il danno. Il conducente dell'altro veicolo, un 30enne napoletano, fa lo stesso. Ma invece di andare a vedere l'auto, secondo quanto riferito dalla vittima – che ha sporto denuncia ai carabinieri di Capodimonte – comincia a minacciare: "Vuoi vedere che ti do una testata". Si avvicina e gli dà davvero una testata in faccia. Ne nasce una colluttazione. Nell'auto del 30enne ci sono altre due persone, si tratterebbe dei nipoti, di circa 20 anni. Scendono per dividere i due litiganti e poi forniscono i documenti della vettura. La vittima risale in auto, ma mentre si allontana l'aggressore torna colpendo la vettura con calci e pugni. La vittima, refertata al Pronto Soccorso del CTO, ha avuto 10 giorni di prognosi.

Borrelli (Avs): "Violenza urbana senza freni"

Il deputato Francesco Emilio Borrelli parla di “una violenza urbana ormai fuori controllo con soggetti pronti ad aggredire e a colpire il prossimo anche per un semplice tamponamento, uno sguardo o una parola di troppo. Quanto accaduto al corso Vittorio Emanuele è sintomatico di una società sempre più malata e dedita alla cultura della sopraffazione e della prevaricazione. Mi auguro che questo soggetto, che non si è fermato nemmeno di fronte alla presenza di tre minorenni impaurite e dai primi riscontri sembrava essere in forte stato di alterazione, sia immediatamente individuato e messo nelle condizioni di non poter più minacciare o picchiare nessuno”.

La vittima: "Picchiato davanti alle mie figlie"

“Ho vissuto momenti di paura forte – ha spiegato la vittima dell’aggressione – di fronte a un’aggressione improvvisa e immotivata perché, in fondo, non era accaduto nulla particolare, un piccolo incidente come tanti  ma nulla che giustificasse la furia di quell’uomo. E proprio questo mi fa ancora paura, pensare che ci sono sempre più giovani, avrà avuto una trentina d’anni, che si mettono al volante in quelle condizioni diventando un pericolo per loro stessi e per gli altri. Quello che è certo è che una serata di allegria e spensieratezza in famiglia è stata cancellata dalla violenza di chi non si è fermato nemmeno di fronte a tre ragazze minorenni e a me che sono anche invalido. Così non si può andare avanti”.

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