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Elezioni Regionali 2025

Insulti e trash: Pasquale Di Fenza e la peggior campagna elettorale alle Regionali in Campania. Nel silenzio di Forza Italia

Pasquale Di Fenza, candidato alle Elezioni Regionali in Campania col centrodestra per Cirielli presidente e la sua campagna con tiktoker e neomelodici.
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Di Fenza con Rita De Crescenzo e Mimmo Dany. A destra il commerciante Angelo Napolitano che fa un endorsement per il geometra di Marano.
Di Fenza con Rita De Crescenzo e Mimmo Dany. A destra il commerciante Angelo Napolitano che fa un endorsement per il geometra di Marano.
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Tralasciamo (e potremmo inserirle nella lista) le questioni processuali in corso a carico di Rita De Crescenzo e le denunce di cui deve rendere conto. Tralasciamo (e potremmo inserirle nella lista) le relazioni pericolose emerse dall'inchiesta di Fanpage sul consigliere uscente, ricandidato, Pasquale Di Fenza. Ma quella del geometra di Marano diplomato con 46/60esimi, appassionato di calcio (tanto da inserirlo nel curriculum consegnato alla Regione) è stata di gran lunga la peggior campagna elettorale delle Regionali 2025 in Campania.

Tutto si è svolto nel silenzio del centrodestra, in particolare di Forza Italia: l'europarlamentare Fulvio Martusciello, lider maximo degli azzurri in Campania, colui che ha imbarcato Di Fenza dopo l'espulsione da Azione di Carlo Calenda, non ha battuto ciglio davanti alle sortite del consigliere uscente, aspirante consigliere nella coalizione che sostiene Edmondo Cirielli.

Pasquale Di Fenza è il re delle comparsate elettorali con tiktoker e cantanti neomelodici: altro suo grande sponsor è Angelo Napolitano, grande commerciante di elettrodomestici, famosissimo sul social cinese e di recente finito sotto inchiesta della Guardia di Finanza. E ancora: il neomelodico Mimmo Dany, che canta di carabinieri, cavalli di ritorno e reddito di cittadinanza.

Ultima in ordine di tempo: la tirata allusiva e palesemente omofoba dei confronti del parlamentare Francesco Emilio Borrelli, esponente dei Verdi e del candidato di centrosinistra alla presidenza della Regione Campania, Roberto Fico. «Ah ma non sono sposati? E quindi se la fanno insieme»; «stanno tutti arrapati» si diverte a dire Rita De Crescenzo. Alle sue spalle il candidato di Forza Italia alle Elezioni in Campania che ridacchia e non prende mai le distanze dalla robaccia espressa via Tiktok. «Denunciatemi, faccio la collezione delle denunce» afferma spavalda la controversa tiktoker del Pallonetto di Santa Lucia. Da quando ha partecipato a "Belve", la trasmissione di Rai2, la signora De Crescenzo pare molto più aggressiva, come se avesse inteso il passaggio televisivo quale passepartout per poter dire ogni cosa senza rischiar nulla.

Ma il tema non è nemmeno lei, non è nemmeno il boss di Napolitano Store, né il neomelodico Mimmo Dany. Non è questo specchio deforme di Napoli a suscitare sdegno. Lo è, invece, il silenzio (assenso?) di una delle principali forze del centrodestra italiano. Difficile che ad Antonio Tajani, vicepremier nel governo Meloni, ministro degli Esteri ma soprattutto segretario nazionale di Forza Italia arrivino notizie dal "ventre di Napoli". Tuttavia i dirigenti locali del partito, i luogotenenti forzisti, hanno rassegne stampa e informazioni dai territori, no? Possibile non sia mai arrivata una presa di distanze? Un invito a non esagerare con questa robaccia? E tutti gli altri candidati in lista di Forza Italia al Consiglio regionale possibile non abbiano niente da dire?

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. È autore del libro "Se potessi, ti regalerei Napoli" (Rizzoli). Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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