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Il Vesuvio disegnato su Topolino non è in Sicilia: l’autore spiega perché non è un errore

Polemiche in Rete per un fumetto di Topolino nel quale sembra che il Vesuvio si trovi in Sicilia. Ma autore ha spiegato si tratti di contrazione di temporalità.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Si è scatenato un forte putiferio sull'ultimo numero in edicola di Topolino, nel quale ci sarebbe un clamoroso errore: il Vesuvio disegnato in Sicilia. In realtà, però, non si tratta affatto di un errore, ma di una "contrazione di temporalità", come spiegato dal disegnatore Roberto Vian. Di fatto, quello che si vede inizialmente è l'Etna (per l'appunto in Sicilia), mentre nell'inquadratura successiva si passa al Vesuvio. Un fenomeno, quello della contrazione di temporalità, che nei fumetti spesso viene spesso utilizzato, ma che talvolta può causare incomprensione come nel caso del Vesuvio e dell'Etna.

La vignetta delle polemiche

Nella pagina "incriminata", si vede Amelia risalire dal Mar Mediterraneo, con la Sicilia in primo piano e il Meridione appena visibile (Napoli è "tagliata" dall'inquadratura). Sulla Sicilia, è ben presente l'Etna, dal quale si innalza una colonna di fumo. Nella vignetta successiva, invece, Amelia guarda verso il basso verso il vulcano in eruzione, esclamando "Ma che è successo al Vesuvio?" e a quel punto atterra nei suoi pressi, e da qui la storia prosegue. In molti hanno visto in questa continuità di vignette un errore di geografia vero e proprio da parte dei disegnatori, che avrebbero appunto collocato il Vesuvio in Sicilia per errore. Ma in realtà la spiegazione fornita dall'autore è diversa.

Il disegnatore: "Non è un errore"

Il disegnatore veneziano Roberto Vian ha spiegato nella mattinata di oggi che non si tratta affatto di un errore, ma di alcune inquadrature che, viste singolarmente, possono far pensare ad un errore. "Ho letto stamane delle segnalazioni che riferiscono a una doppia vignetta orizzontale con Amelia in volo, una scena notturna dove si vede poi il personaggio giungere alla sua casetta in prossimità del Vesuvio", ha spiegato Vian, "L'intenzione dell'inquadratura è di far vedere Amelia che giunge in Italia dalla parte del Mediterraneo, si dà per scontato che il Vesuvio sia in Campania. Vi è una contrazione di temporalità. Mi rendo conto che il passaggio può prestarsi ad ambiguità, nel contempo, rimango sempre fiducioso nell'intelligenza ed eleganza dei lettori", ha concluso l'autore veneziano.

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