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Covid 19

Il vescovo vieta ai preti No-Vax di distribuire l’ostia a messa: minacciato, indaga la Digos

Monsignor Giacomo Cirulli, vescovo di Teano-Calvi, nel Casertano, ha deciso di vietare a preti e diaconi di distribuire l’ostia a messa, ricevendo per questo minacce sul web.
A cura di Valerio Papadia
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Prima di decidere di diventare un religioso e dedicare la propria vita a servire Dio, monsignor Giacomo Cirulli, vescovo di Teano-Calvi – nonché di Alife e Caiazzo – nella provincia di Caserta, si è laureato in Medicina, nel 1981, all'Università Federico II di Napoli. Per questo, monsignor Cirulli, originario di Cerignola, crede fermamente nella scienza e nel vaccino come arma per sconfiggere la pandemia di Covid-19 e, sin dall'inizio, ha appoggiato l'impegno di Papa Francesco che ha invitato tutti a vaccinarsi contro il Coronavirus, mentre di contro ha assunto una posizione molto dura nei confronti di coloro che avanzano teorie prive di fondamento e sconfessano l'efficacia della somministrazione vaccinale.

Il vescovo contro i sacerdoti No-Vax: divieto di dare la comunione

Così, proprio per questa sua convinzione, lo scorso 8 gennaio il vescovo della Diocesi di Teano-Calvi (che guida ormai dal 2017) e di Alife-Caiazzo (che guida invece dal 2021) ha così deciso di proibire a sacerdoti, diaconi, religiosi e laici non vaccinati contro il Covid-19 di distribuire l'eucarestia, vale a dire di porgere l'ostia ai fedeli, durante le celebrazioni della Santa Messa.

La Digos indaga sulle minacce ricevuto da monsignor Cirulli

La scelta di monsignor Cirulli non è piaciuta ai No-Vax che, tramite i social network, hanno riversato sul vescovo il loro odio, indirizzando all'ecclesiastico anche qualche minaccia. Per questo motivo, come dichiarato proprio dal diretto interessato nel corso di una intervista al quotidiano Avvenire, il vescovo di Teano-Calvi è stato contattato dalla Digos che, come spesso accade in questi casi di minacce, sta indagando su quelle rivolte all'ecclesiastico.

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