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Napoli, il terremoto sul Vesuvio è stato un caso raro e isolato: la spiegazione dell’Ingv

L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, in una nota, ha fatto chiarezza sul terremoto di magnitudo 3 che si è registrato sul Vesuvio nella serata di lunedì 11 marzo.
A cura di Valerio Papadia
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Tanta la paura nella serata di ieri, lunedì 11 marzo, generata dal terremoto di magnitudo 3 che si è verificato alle falde del Vesuvio e che è stato avvertito in gran parte di Napoli e provincia. All'indomani dell'evento sismico, in una nota, l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia fa chiarezza sulla scossa, definendola un "caso raro e isolato" e spiegando, come aveva già fatto la dottoressa Francesca Bianco a Fanpage.it, che il terremoto occorso sul Vesuvio non è collegato al bradisismo in atto nei Campi Flegrei.

Si legge nella nota dell'Ingv:

Il Vesuvio è un vulcano attivo e, come tutti i vulcani attivi, ha la sua sismicità caratteristica, connessa con la normale evoluzione del vulcano in un periodo di quiescenza come quello attuale.

La sismicità del Vesuvio è totalmente indipendente da quella in atto ai Campi Flegrei, che è legata ad una dinamica differente.

Al Vesuvio attualmente si registrano centinaia di eventi sismici, generalmente di magnitudo molto bassa e non avvertiti dalla popolazione, a cui periodicamente si intercalano eventi di energia maggiore, come quello che si è verificato nel mese di marzo dello scorso anno, che ha raggiunto la magnitudo di 2.8

L'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, poi, entra nel marito del terremoto di magnitudo 3 verificatosi sul Vesuvio nella serata di ieri, lunedì 11 marzo. La nota prosegue:

Eventi sismici come quello verificatosi nella serata dell’11 marzo 2024, sono molto più rari e rappresentano in genere casi isolati che, a differenza di quelli più comuni, possono verificarsi al di fuori dell’asse craterico e a profondità maggiori, probabilmente correlati alla parziale e locale riattivazione di faglie che interessano il basamento dell’edificio vulcanico

In conclusione, l'Ingv rassicura: "Ad oggi la rete multiparametrica di monitoraggio del Vesuvio dell’INGV Osservatorio Vesuviano non ha registrato anomalie riconducibili a variazioni nello stato dinamico del vulcano e pertanto il livello di allerta vigente è verde".

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