Il terremoto in Russia registrato dai sismografi dei Campi Flegrei: il tracciato all’1:24

Il forte terremoto che si è verificato nella notte in Russia è stato registrato anche dai sismografi dell'Osservatorio Vesuviano; all'1:24 (ora italiana) sul tracciato sono ben visibili le onde che indicano una attività sismica in corso, nonostante sia avvenuta ad una enorme distanza: la distanza tra l'area flegrea, tra Napoli e Pozzuoli, dove si trovano le stazioni sismiche, e il territorio di Petropavlovsk, in Kamčatka, dove è avvenuto il terremoto, è di circa 9mila chilometri.
Il sisma è stato registrato dai sismografi a Napoli
La spiegazione è nella magnitudo: l'evento sismico è stato, infatti, di 8.8 gradi sulla scala Richter, con pesanti ripercussioni non solo nell'area dell'epicentro. Non è, chiaramente, la prima volta che un sismografo dell'area flegrea registra un terremoto avvenuto ad una grande distanza e che i dati vengono mostrati sul tracciato di monitoraggio in tempo reale presente sul sito dell'Osservatorio Vesuviano. Restando soltanto in Italia, i sistemi dell'Osservatorio Vesuviano hanno registrato puntualmente i maggiori sismi avvenuti negli anni scorsi, tra cui quelli dell'Aquila (aprile 2009), Amatrice (agosto 2016), Norcia (ottobre 2016).
Gli tsunami dopo il terremoto in Russia
Il terremoto in Russia è stato localizzato ad una profondità di 21 chilometri, è uno dei più forti degli ultimi decenni nell'area del Pacifico e ha portato ad una allerta tsunami in Russia, Giappone, Guam, Hawaii, Alaska, Cina, Messico ed Ecuador.
Nel distretto di Elizovsky, in Kamchatka, sono state registrate onde fino a 4 metri, causate dal terremoto. La centrale nucleare di Fukushima colpita dallo tsunami del 2011, è stata subito evacuata; allontanati dalle loro case anche circa due milioni di persone in tutto il resto del Giappone.