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Ischia, il Tar riapre la discoteca New Valentino: era stata chiusa dalla Questura

Era stata chiusa per 30 giorni il 10 agosto dalla Questura di Napoli. Il tribunale amministrativo ha accolto il ricorso del gestore.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Immagine di repertorio
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Riapre dopo due giorni di stop la discoteca "New Valentino" di Ischia, era stata chiusa il 10 agosto dalla Questura per un mese, per motivi di ordine pubblico. Il Tar della Campania ha accolto il ricorso dei gestori e disposto la riapertura d'urgenza della struttura. Il New Valentino è uno dei luoghi più noti e rinomati della movida isolana, rinomato anche per l'assidua presenza di vip alle proprie serate. La "stangata" era arrivata due giorni fa dalla Questura di Napoli, che aveva emanato il provvedimento a ridosso delle settimana di massima affluenza sull'isola e di Ferragosto, anticipando di fatto la fine della stagione estiva.

I gestori del locale, prima del provvedimento della Questura, avevano presentato attraverso i loro legali una memoria difensiva per scongiurare la chiusura, ma non era bastato. A richiederne la chiusura era stata la dirigenza del commissariato di Polizia di Ischia, a seguito di diversi controlli nel locale che avrebbero registrato delle irregolarità. L'episodio "chiave" sarebbe stata una presunta rissa tra un cliente ed alcuni buttafuori, avvenuta a luglio, "su cui però si sta ancora indagando", ma avrebbero pesato anche altri provvedimenti di chiusura disposti tra il 1996 ed il 2006. Il gestore del locale, Marcello Bondavalli, però, non si è arreso ed ha presentato ricorso al Tar contro una decisione che rischiava a suo dire di pesare in maniera definitiva sul locale, già provato da due anni di pandemia.

Il Tar ha accolto il ricorso del gestore

Il tribunale amministrativo ha accolto il ricorso d'urgenza presentato dall'avvocato Alessandro Barbieri, legale dei titolari del Valentino. Per i giudici amministrativi, "le motivazioni a sostegno del provvedimento impugnato – seppure nei limiti della cognizione propria della presente fase cautelare urgente – non consentono di valutare appieno le motivazioni in merito alle ‘particolari esigenze di ordine e sicurezza pubblica', anche in considerazione della circostanza secondo cui i fatti contestati risultano riferibili ad oltre un mese (l'ultimo), ovvero ad anni precedenti rispetto all'emanazione dell'atto impugnato".

(aggiornato il 12 agosto 2022)

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