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Il pizzo pagato con le mozzarelle e altri prodotti alimentari: 10 arresti nel clan dei Casalesi

Dieci persone sono state arrestate nella mattinata di oggi, 23 maggio, dai carabinieri: sono accusate di estorsione aggravata dal metodo mafioso.
A cura di Valerio Papadia
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Nella mattinata di oggi, martedì 23 maggio, i carabinieri della Sezione Operativa della compagnia di Casal di Principe, nel Casertano, hanno arrestato 10 persone, ritenute affiliate al cosiddetto clan dei Casalesi, ritenute colpevoli di truffa aggravata dal metodo mafioso; su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, il gip del Tribunale partenopeo ha disposto il carcere per 5 degli indagati, mentre gli altri 5 sono finite agli arresti domiciliari.

Le indagini sono state condotte dai militari dell'Arma e coordinate dai magistrati dell'antimafia, tra l'agosto del 2017 e il gennaio del 2018 e hanno permesso di accertare che i 10 indagati facevano parte di un gruppo dedito all'estorsione nella provincia di Caserta, in particolare a Casal di Principe, Teverola, Frignano, San Cipriano d’Aversa, Marcianise e Castel Volturno. Il gruppo agiva sia direttamente, attraverso la richiesta del pizzo ai commercianti locali, sia indirettamente, tramite l'acquisizione di tangenti sul recupero crediti di somme dovute.

Le somme di denaro sarebbero state estorte anche a soggetti in grave difficoltà economica che, per far fronte alle richieste estorsive degli indagati, hanno dovuto tramutare il compenso in ceste di mozzarella e altre ceste alimentari. In un altro caso, inoltre, sempre per recuperare una somma dovuta, gli indagati si sono presentati da un imprenditore, minacciandolo di morte e danneggiando i macchinari con una mazza da baseball.

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