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Elezioni Regionali 2025

Il dossier Trasporti in Campania: “Fico si dia l’obiettivo di sito e app unica per i trasporti”

La nuova Regione Campania, intervista a Roberto Calise sul dossier Trasporti, da Eav a Air, fino a Unico Campania.
Intervista a Roberto Calise
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Roberto Calise
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Roberto Calise è stato il responsabile delle relazioni istituzionali di una multinazionale di trasporto passeggeri su gomma e da molti anni si occupa di Trasporti e Infrastrutture, con un particolare focus sul sistema della Campania, analizzandola anche dal punto di vista dell'uso dei fondi europei, come nel libro "La metropolitana europea". A lui chiediamo di fare il punto su uno dei dossier più complessi sulla scrivania del nuovo presidente della giunta regionale Campania, Roberto Fico.

Allora, Calise. Le elezioni regionali sono concluse. In campagna elettorale si è parlato tanto di trasporti. L’amministrazione uscente ha detto che è stato fatto un miracolo, chi si è candidato invece parlava di disastro. Dove sta la verità?

Come sempre è nel mezzo. Luci ed ombre, come dice il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. Quel che è certo, al suo insediamento Roberto Fico troverà una situazione migliore di quella che trovò Vincenzo De Luca.

Vale a dire?

Molti treni nuovi già consegnati, un parco bus rinnovato, una forza lavoro in Eav (azienda Ente Autonomo Volturno, gestore di Circumvesuviana, Cumana, Circumflegrea ndr.) ringiovanita, un'altra azienda regionale come Air (trasporti irpini ndr.) rilanciata, tanti cantieri aperti. Tuttavia, molto resta da fare sul servizio e sull’infrastruttura, e soprattutto sulla “testa” con la quale si guarda ai trasporti.

Secondo lei cosa c’è da salvare e cosa da buttare nel sistema trasporti campano?

Salverei quanto elencato un attimo fa, praticando la doverosa continuità amministrativa sulle varie commesse. Tuttavia, serve discontinuità politica. Legambiente lo scorso agosto ha parlato di 13 milioni di passeggeri persi sulla rete regionale dal 2014 ad oggi. Una cifra che avrebbe dovuto far sobbalzare sulla sedia chi di dovere, e invece niente: l’approccio standard adottato in questi anni davanti alle critiche, che però non ha pagato. Ha causato l'effetto contrario, sfiduciando la cittadinanza che ha notato lo scarto fra annunci e realtà. Non è un caso che tutti i sondaggi durante le elezioni abbiano indicato i trasporti come il secondo tema più sentito dopo la sanità. In Campania non sono considerati affidabili: ne sono la plastica rappresentazione il traffico ormai fuori controllo, le aree interne isolate, ferrovie chiuse o con treni (per quanto nuovi) diradati, e si potrebbe continuare. La mobilità collettiva o è frequente e puntuale, oppure non è, e non viene scelta come alternativa per muoversi.

Di solito in questi casi quando cambia “padrone di casa” a Palazzo Santa Lucia si parla di spoil system. È necessario ora? Le aziende dei trasporti in Campania dovrebbero cambiare manager?

Mi viene in mente una frase iconica di un famoso film: «O muori da eroe, o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo». L'avere a che fare con temi così sentiti dalla cittadinanza avrebbe logorato chiunque. Tanto più chi per dieci anni non ha avuto lo “scudo politico” di un Assessore: le figure apicali di aziende ed enti come Eav, il Consorzio Unico Campania, Acamir, sono rimaste sostanzialmente sole a gestire le critiche su servizi giudicati insufficienti. Un cambio è pero necessario, come del resto hanno fatto tutti i governatori che si sono avvicendati negli anni: serve dare un segnale chiaro ai cittadini che, come detto, sono sfiduciati.

Qual è l’obiettivo più ambizioso che secondo lei Fico si deve porre su questo fronte, nella sua legislatura?

Un nuovo piano regionale dei trasporti. Ogni opera in corso è riconducibile ad una precisa stagione politica, quella di Antonio Bassolino con Ennio Cascetta assessore al ramo. Dopo 25 anni è paradossalmente un disegno ancora da completare, ma nel mentre è invecchiato: le tecnologie sono cambiate, così come il panorama socio-economico di Napoli e della Campania. Serve ricalibrare l’intero sistema, immaginare oggi i nastri che verranno tagliati fra vent’anni. Possibilmente semplificando: le gelosie fra varie aziende comunali e regionali hanno consegnato ai cittadini un sistema dei trasporti bizantino.

Bisogna reintrodurre un biglietto per tutti i mezzi come unica scelta d'acquisto, creare un singolo sito ed app per canalizzare le informazioni e non disperderle in mille rivoli. La Regione deve recuperare il suo ruolo di regia per unire, non dividere: un mantra che mi auguro possa essere valido in ogni campo della politica locale. Dall’approccio che ha già dimostrato in campagna elettorale, mi sembra che Roberto Fico sia l’uomo giusto per questa visione.

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