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Il corteo per mostrare la forza del clan: la sfilata dei Mazzarella nel centro di Napoli

Ricostruito un corteo del clan Mazzarella in centro a Napoli per dimostrare la forza del clan; il cartello, ha spiegato il procuratore Gratteri, fa parte della “camorra di serie A”, capace di riorganizzarsi dopo gli arresti.
A cura di Nico Falco
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Una ventina di persone, che sfilano dal centro storico di Napoli ai Quartieri Spagnoli. Un corteo in scooter, che per gli inquirenti ha un significato preciso: rimarcare la presenza sul territorio dopo le frizioni con altri gruppi criminali ed evidenziare che il clan è compatto, che non ci sono dissidi interni. Perché, tra loro, ci sono tutti i rappresentanti delle varie fazioni del cartello criminali. L'episodio viene ricostruito nell'ordinanza eseguita a metà luglio contro il clan Mazzarella, indicato dagli inquirenti come quello attualmente più potente a Napoli.

Il corteo dal centro storico ai Quartieri Spagnoli

La "sfilata" risale al 27 giugno 2023. Quel giorno, ricostruiscono gli inquirenti, Luciano Barattolo, considerato reggente del clan Mazzarella, va ad incontrare Pietro Savio, figlio dell'ex boss Mario Savio, in quel periodo sottoposto agli arresti domiciliari. E non va da solo. Lo scopo, sottolinea il gip nell'ordinanza, è di rimarcare il controllo del territorio e la compattezza del clan, attraverso un'azione dimostrativa che coinvolge gli esponenti di rilievo delle famiglie provenienti da diverse zone della città e legate ai Mazzarella.

Partecipano i Caldarelli, i Buonerba e i D'Amico-Mazzarella, e quegli scooter arrivano dalle diverse aree sotto il controllo del cartello criminale: rione Luzzatti, Connolo, Forcella, Case Nuove, quartiere Mercato, San Giovanni a Teduccio e Decumani. Da quell'episodio non sono emersi profili di rilevanza penale.

Gratteri: "Clan Mazzarella è camorra di serie A"

Per il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, l'inchiesta, condotta dalla Squadra Mobile di Napoli (diretta da Giovanni Leuci) ha colpito una "camorra di Serie A", capace di rigenerarsi e rimettersi in sesto quando viene colpita dalle ordinanze. Oggi il cartello dei Mazzarella rappresenta la realtà criminale più potente: "Nessuno, nemmeno le famiglie di Secondigliano, avrebbe in questo momento la forza di scalzarli”, ha aggiunto il procuratore aggiunto Sergio Amato.

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