Il clan D’Alessandro gestiva le ambulanze del 118 a Castellammare di Stabia: due arresti

Sono passate soltanto una manciata di ore dal blitz che, alle prime luci di ieri, martedì 11 novembre, ha portato all'arresto di 11 soggetti ritenuti appartenenti al clan D'Alessandro – attivo a Castellammare di Stabia – tra cui Pasquale D'Alessandro, scarcerato nel 2023 e ritenuto dagli inquirenti il reggente. Nella mattinata di oggi, mercoledì 12 novembre, i carabinieri hanno arrestato altri due soggetti, ritenuti appartenenti al clan D'Alessandro, in quanto ritenuti responsabili di trasferimento fraudolento di valori, illecita concorrenza con violenza e minaccia nonché tentata estorsione, delitti aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare il clan camorristico. Secondo le indagini, condotte dai carabinieri di Torre Annunziata e coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, il clan D'Alessandro deteneva il monopolio nella gestione del servizio di ambulanze del 118 a Castellammare di Stabia.
Stando a quanto emerso dall'attività investigativa, il clan avrebbe ottenuto la gestione delle ambulanze del 118 grazie a una società fittizia, nei confronti della quale è stato disposto il sequestro preventivo. Al fine di mantenere il controllo sulla gestione delle ambulanze che trasportavano infermi e malati all'ospedale San Leonardo di Castellammare, e quindi il monopolio sul servizio, i due soggetti indagati avrebbero posto in essere sistematiche intimidazioni nei confronti degli imprenditori concorrenti.
Il clan voleva imporre anche il servizio ristoro allo stadio della Juve Stabia
Inoltre, dalle indagini dei carabinieri e dei magistrati dell'antimafia è emerso anche un tentativo, da parte del clan D'Alessandro, di imporre il servizio di ristoro e bar all'interno dello stadio Romeo Menti di Castellammare di Stabia, l'impianto sportivo della città, che ospita le gare casalinghe della Juve Stabia, squadra di calcio che milita nel campionato di Serie B. Proprio la società calcistica di Castellammare, qualche settimana fa, è finita sotto amministrazione giudiziaria a causa delle possibili infiltrazioni del clan D'Alessandro: secondo gli inquirenti, alcuni servizi inerenti la squadra, sarebbero stati affidati a soggetti o società considerati contigui al clan.