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I portuali di Napoli: “Da qui non passeranno armi destinate allo sterminio dei palestinesi”

Angelo Lustro, segretario della Filt-Cgil. “Nessun carico di armi o materiale bellico deve transitare dagli scali della Campania”
A cura di Redazione Napoli
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Napoli gli altri porti della Campania si accodano alla posizione dei portuali che operano negli altri scali italiani: «Rifiuto assoluto di ogni coinvolgimento dei porti campani nella guerra e nello sterminio del popolo palestinesi». Lo afferma Angelo Lustro, segretario generale della Filt-Cgil Campania. «Nessun carico di armi o materiale bellico – dice – deve transitare dai nostri scali».

Il sindacato confederale chiede all'Autorità Portuale, alle Capitanerie, alla Regione e agli operatori del settore di «prendere posizione e assumersi le proprie responsabilità». «La Federazione Italiana Lavoratori Trasporti aderente alla Cgil – conclude Lustro – si schiera dalla parte della pace, della giustizia e dei lavoratori portuali che, in tutta Italia, hanno già detto no al massacro e alle complicità con la guerra. Fermiamo il massacro. Blocchiamo la guerra».

Proprio oggi  a Taranto altra mobilitazione, stavolta di Usb, Cobas, movimento Taranto per la Palestina, Giustizia per Taranto, Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti e altre realtà locali, contro la nave Seasalvia che dovrebbe imbarcare 30mila tonnellate di greggio destinate all'aviazione militare israeliana.

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