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Giugliano, auto incendiata nel garage di un bene confiscato alla camorra: doveva ospitare la comunità rom

L’incendio si è verificato nella notte. Il prefetto di Napoli Michele di Bari, nel condannare l’episodio, ha annunciato più controlli nella città della provincia partenopea.
A cura di Valerio Papadia
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Immagine di repertorio
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Un episodio grave. Così il prefetto di Napoli Michele di Bari ha definito quanto accaduto questa notte a Giugliano, nella provincia partenopea: un'auto è andata a fuoco nel garage di un bene confiscato alla camorra che sorge in via Comunale Palmentiello; sull'episodio indagano le forze dell'ordine, che stanno vagliando la pista dell'incendio doloso. Oltre a danneggiare pesantemente l'automobile avvolta dalle fiamme, il rogo ha anche danneggiato una delle pareti esterne della palazzina.

L'immobile, come detto confiscato alla criminalità organizzata operante nell'area del Giuglianese, è stato destinato a ospitare alcuni nuclei familiari della locale comunità rom, nell'ambito di un progetto volto al miglioramento delle condizioni abitative e al superamento del campo nomade di via Carrafiello; proprio alla luce di questo aspetto, l'evento incendiario di questa notte, come si legge in una nota della Prefettura "assume particolare gravità".

In seguito all'accaduto, il prefetto di Napoli ha disposto l'intensificazione dei controlli delle forze dell'ordine a Giugliano. Inoltre, come si legge nella nota, quando accaduto questa notte nella città dell'hinterland partenopeo sarà oggetto di discussione nella prossima riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.

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