
Gigi D’Alessio al concerto: “Un bambino di Gaza è uguale a un bimbo napoletano o ucraino”

"Nella Striscia di Gaza vogliono costruire alberghi e ristoranti, palazzi e piscine, ma per fare cosa? Per fare i soldi. Ma chi, con quale coraggio, può comprarsi qualcosa dove ci sono state migliaia e migliaia di morti e di bambini uccisi? Ma che avete al posto del cuore?". È il grido di dolore che Gigi D'Alessio ha voluto lanciare dal palco di piazza del Plebiscito a Napoli, dove si stanno svolgendo i suoi concerti. Il cantautore napoletano, amato in tutto il mondo, durante una delle sue esibizioni, si è rivolto al pubblico dei suoi fan, raccolto in piazza, lanciando un appello di umanità per la pace.
Le parole di Gigi D'Alessio durante lo spettacolo a Napoli
Le parole del cantante, pronunciate in pubblico davanti a decine di migliaia di persone, sono state riprese anche nei video con i cellulari, poi diventati virali sul web. "Lo so – dice D'Alessio – forse servirà a poco quello che stiamo dicendo. Però, siamo tante voci. Tanti miei colleghi lo fanno. Abbiamo iniziato da tanto tempo, perché ogni tanto bisogna anche avere il coraggio perché la vita non ha religione, non ha partito, non ha Comune, non ha nazione. Un bambino di Gaza – conclude – è uguale a un bambino napoletano. Un bambino ucraino è uguale a un bambino napoletano".
Gigi D'Alessio non è una voce isolata nel contesto della musica italiana. Pochi giorni prima, dallo stesso palco in piazza, in occasione del concerto per Pino Daniele, nei 70anni della nascita e nell'anniversario dei 10 dalla scomparsa, trasmesso su Rai Uno in prima serata sabato sera, altri cantanti di rilievo, si sono uniti all'appello per chiedere la pace in Palestina e la fine di ogni violenza. Ieri anche a Napoli c'è stata una grande manifestazione popolare, con circa 40mila persone, scese in piazza per la Palestina.