Giardini di Santa Chiara, bimbi con pustole e irritazioni, le mamme: “Ancora degrado e sporcizia”

La protesta di alcune mamme per la sporcizia e il degrado dei giardinetti di Santa Chiara che, nonostante i lavori di riqualificazione, continuano ad creare disagi.
A cura di Peppe Pace
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Bolle e irritazioni sul corpo di uno dei bambini che aveva giocato nel parco.
Bolle e irritazioni sul corpo di uno dei bambini che aveva giocato nel parco.

Pustole e irritazioni, bolle che diventano bubboni e si espandono su tutto il corpo. È ciò che è successo ad alcuni bambini dopo aver giocato ai giardinetti di Santa Chiara, come denunciano alcune mamme che hanno dovuto rinunciare a una delle pochissime aree verdi del centro storico di Napoli. A poco o nulla sono serviti i recenti interventi di riqualificazione, di cui i giardinetti di Santa Chiara sono stati oggetto nell'ambito di un accordo quadro per la manutenzione ordinaria e straordinaria di piazza, aree verdi e viabilità di quartiere, costato all'amministrazione circa 200.000 euro.

In particolare, i cittadini hanno notato alcune incongruenze tra le opere previste e quelle effettivamente realizzate, a cominciare dalla nuova delimitazione dell'area, che avrebbe dovuto garantire una maggiore protezione dalle incursioni di animali e scoraggiare l'ingresso di vandali e tossicodipendenti. Anche la potatura delle piante, sebbene realizzata per gli alberi, non è stata effettuata per le piante ad altezza bambino, che se lasciate incolte attirano insetti, oltre a trasformarsi in pattumiere.

Anche la sistemazione del terreno non è stata tale da ricoprire le radici degli alberi e a garantire un nuovo manto erboso su tutta la superficie delle aiuole. "Ci si aspettava qualcosa in più anche per quanto riguarda le protezioni anti-trauma – spiega una mamma – soprattutto intorno alle giostre frequentate dai bambini più piccoli" e ancora rifiuti e fango, prodotto dalla storica fontanella, rotta da anni.

"Al centro non abbiamo niente, solo questa piccola area verde".

Una delle aiuole del parco dopo la riqualificazione.
Una delle aiuole del parco dopo la riqualificazione.

"Abbiamo visto spesso, in passato, cittadini e genitori prodigarsi in prima persona per la pulizia e la manutenzione del parco – racconta Marika, una delle mamme che frequentava il parco – ma si trattava di iniziative spontanee di guerrilla gardening non inserite in accordi istituzionali definite, dei veri e propri dei flash mob, più volte cittadini e comitati si sono proposti all'amministrazione, ma non sono mai stati coinvolti".

"Chi meglio di noi mamme – spiega Federica, mamma e abitante del centro – può aiutare a mantenere quest'area verde nelle condizioni migliori rispetto ad un ente preposto che magari non ha la stessa accortezza e la stessa cura che potremmo avere noi. Al centro storico non abbiamo niente, solo questa piccola area verde e non è giusto dover portare via i bambini pieni di bolle e di pustole, costringendoli poi ad assumere farmaci, una cosa che vorremmo proprio evitare".

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