Fucili e mitra trovati a Casagiove, consegna di armi da guerra bloccata dai carabinieri

Era verosimilmente una consegna di armi da guerra, quella sventata ieri dai carabinieri a Casagiove, in provincia di Caserta: in un borsone, vicino ad una cabina dell'Enel, c'erano due fucili e un mitragliatore, probabilmente appena lasciati lì e che sarebbero stati presi a breve da qualcun altro. La scoperta in via Santonastaso, strada stretta e poco frequentata che si incunea tra vecchi fabbricati, poco spazio per le auto e nessuna via laterale.
I militari della stazione locale erano in pattugliamento nella zona quando hanno sentito il rombo di un motore che saliva di giri: un'automobile a folle velocità si stava allontanando da via Santonastaso. Hanno quindi controllato la zona e hanno trovato il borsone, parzialmente nascosto. Dentro c'erano due fucili Fal, con numero di matricola leggibile ma non inserito nei database italiani, e un mitragliatore di produzione sovietica, con scritte identificative in caratteri cirillici. Le armi, tutte prive di munizioni, non risultano registrate in Italia e provengono probabilmente dall'estero; sono state sequestrate e sono in corso accertamenti per verificare l'utilizzo in fatti di sangue.
Sulla vicenda sono in corso indagini, affidate ai carabinieri di Casagiove. Nonostante la strada sia piuttosto isolata, è improbabile che i tre fucili da guerra fossero da tempo in quel punto. È possibile, al contrario, che vi fossero stati appena portati per un cambio di nascondiglio o per una consegna che, secondo questa ipotesi, l'arrivo dei carabinieri avrebbe fatto saltare. I militari stanno esaminando le registrazioni di alcune telecamere di sorveglianza per identificare l'automobile e accertare l'eventuale coinvolgimento.
