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Folla e caos per la zuppa di cozze, scatta la sanzione per ‘A figlia d’o Marenaro

La Polizia Municipale è intervenuta in forze ieri sera, 1 aprile, davanti al ristorante ‘A figlia d’o Marenaro, dove erano stati segnalati assembramenti e caos: decine di persone erano in attesa per la zuppa di cozze tradizionale del Giovedì Santo. Al ristorante è stato contestato aver protratto il servizio di asporto oltre il limite delle 22, imposto per le norme anti Covid.
A cura di Nico Falco
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Caos a Napoli per ritirare la tradizionale zuppa di cozze del Giovedì Santo: decine di persone si sono accalcate davanti al noto ristorante "‘A figlia d'o Marenaro" di via Foria, nel centro cittadino, l'assembramento ha fatto scattare la chiamata alle forze dell'ordine. Sul posto sono intervenuti in forze gli agenti della Polizia Municipale e non sono mancati i momenti di tensione, in particolar modo con gli utenti che lamentavano di essere in coda da ore e pretendevano di essere serviti nonostante le norme per la zona rossa Covid impongano la cessazione dell'asporto alle ore 22. Al momento il ristorante è stato sanzionato ma non è stata disposta la chiusura, quindi resta regolarmente in funzione (nei limiti delle norme anti Covid).

La Municipale è arrivata poco dopo le 23, quindi ben oltre il limite fissato dalle regole anti Covid, e l'intervento si è protratto fino a mezz'ora circa dopo la mezzanotte. A causare i disagi, a quanto si apprende, l'alto numero di prenotazioni per la zuppa di cozze: nonostante il ristorante si fosse anche organizzato con una trentina di addetti per la consegna a domicilio, infatti, moltissime persone avevano deciso di andare di persona per ritirare il piatto. Una mole difficilmente gestibile, che ha portato quindi alla sforamento di orario. E la situazione non è migliorata nemmeno quando i titolari hanno smesso di accettare ordini e cercato di far allontanare le persone, ricevendo in cambio anche qualche minaccia.

Gli assembramenti, ha spiegato il comandante della Polizia Municipale di Napoli, Ciro Esposito, "ci sono stati anche oltre le 23, quando in zona rossa non è possibile effettuare l'asporto", e in un orario in cui "non è possibile circolare", in quanto le ore 22 sono anche il limite fissato per il coprifuoco. Il comandante ha spiegato che per i gestori del ristorante, come prevede la legge, si prospetta la multa e un periodo di chiusura dell'attività, per avere continuato a vendere da asporto oltre l'orario consentito; la valutazione sulla sanzione da adottare spetterà alla Prefettura.

"Era pensabile che, in un giorno come quello di ieri, dove si è registrato un picco di traffico importante in città, ci sarebbero state difficoltà con le consegne, ma mai immaginavamo quel livello di ingorghi – spiegano i titolari di ‘A figlia d'o Marenaro, che aggiungono di non avere effettuato servizio di asporto oltre le 22 – siamo consapevoli che ieri, in un giorno ancor più carico di emozioni per noi napoletani e di malcontento generale per non poter “festeggiare” come un tempo il Giovedì Santo, la situazione è andata oltre le aspettative. Siamo davvero molto rammaricati per il disagio: ci scusiamo con le forze dell’ordine, la polizia, i carabinieri, tutti molto presenti in via Foria, e con tutti i nostri clienti. Il disagio è stato creato da una catena di situazioni, non dovuti alla nostra organizzazione. Siamo dispiaciuti di non aver potuto soddisfare ed evadere gli ordini, di aver consegnato in ritardo (non per ragioni a noi imputabili). Questo maledetto Covid è stato capace di destabilizzare gli animi e la vita di tutti. Cogliamo l’occasione anche per ringraziare tutti per la comprensione e la pazienza".

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