Focolaio Covid nel mattatoio Imac di Caivano: positivi 20 dipendenti

Un nuovo focolaio di coronavirus è stato scoperto nella Imac, azienda di macellazione avicola di Caivano (Napoli): venti dipendenti, sottoposti al tampone rinofaringeo, sono risultati positivi. Proseguono gli accertamenti sugli altri dipendenti, 50 di questi sono già risultati negativi; continuano, parallelamente, le indagini dell'Asl, che sta ricostruendo il link epidemiologico per tracciare i contatti dei positivi e scoprire eventuali infetti. I contagiati sono tutti residenti tra le province di Napoli e Caserta, al momento le loro condizioni di salute non destano preoccupazione, sono in isolamento domiciliare e sono quasi tutti asintomatici.
In corso anche il tracciamento degli spostamenti dei contagiati all'interno dei siti dell'azienda, per definire la portata del contagio e capire fino a dove potrebbe essersi propagato. In queste ore l'Asl Napoli 2 Nord si sta occupando dei test effettuati agli altri dipendenti; in caso di altri positivi non si esclude che possa essere disposta la chiusura dell'azienda per la sanificazione di tutti i locali; una decisione che porterebbe a una pesante ripercussione in termini economici anche per l'intera filiera: la Imac, in oltre 60 anni di attività, rappresenta una delle aziende primarie del Centro e del Sud Italia nel settore delle carni fresche di pollo, coniglio e tacchino.
Gli impianti di lavorazione della carne sono stati al centro di focolai anche nella parte iniziale della pandemia, decine di aziende hanno dovuto chiudere in tutto il mondo. Il motivo è presumibilmente proprio nelle modalità lavorative: all'interno di queste strutture è impossibile mantenere il distanziamento individuale e le basse temperature favoriscono la permanenza del virus nell'ambiente. Non ci sono, però, rischi per chi acquista la carne nei supermercati: il Sars-Cov-2 è un virus respiratorio e non ci sono evidenze che possa essere trasmesso attraverso gli alimenti.