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Femminicidio-suicidio a Pozzuoli, emergono liti e violenze: “Lei voleva lasciarlo ma aveva paura”

Le testimonianze raccolte nelle ultime ore smentiscono la presunta serenità di Antonio Di Razza e Angela Gioiello, la coppia trovata morta venerdì 28 luglio a Pozzuoli. Tra le mura domestiche sarebbero avvenuti litigi e percosse, probabilmente a causa dell’ossessionante gelosia del marito.
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Nella giornata di ieri, sabato 29 luglio, a Fanpage.it i vicini di casa di Antonio Di Razza e Angela Gioiello hanno descritto una coppia affiatata, due lavoratori che vivevano una vita tranquilla, dedicata ai tre figli. "Non riusciamo a capire cosa può essere successo, non lo dico per omertà, per noi è proprio assurdo" ha raccontato un'amica di famiglia a Fanpage.it.

Ma invece, come troppo spesso accade, la facciata di serenità e perfezione mostrata al di fuori delle mura domestiche celava in realtà una relazione tormentata e ossessionata dalla gelosia del marito.

Le violenze domestiche oltre la facciata "perfetta"

Dalle testimonianze che stanno emergendo in queste ultime ore viene fuori un complesso quadro di violenze che soprattutto nell’ultimo periodo avrebbero reso la vita della donna un vero e proprio incubo. Qualche giorno fa, come confermato dal cugino su Il Mattino, Angela Gioiello si sarebbe presentata a casa della madre con segni di violenza sulla pelle e avrebbe passato la notte là, lontana da quel marito accecato dalla gelosia e ossessionato dall’idea che la moglie potesse avere un amante.

Un’altra testimonianza che sembrerebbe confermare questa tesi delle violenze domestiche è legata a una segnalazione ai carabinieri, risalente a una decina di giorni fa, per una lite: la coppia però avrebbe negato e minimizzato l’episodio ai militari giunti sul posto per un controllo. “Lei voleva allontanarsi, voleva lasciarlo ma non aveva il coraggio. Aveva paura e l’altro giorno è andata dai carabinieri ma alla fine non è accaduto nulla. Era una vittima di lui”, conferma S.S., cugino di Gioiello, a Il Mattino.

La ricostruzione della dinamica

I carabinieri della compagnia di Pozzuoli sono al lavoro per ricostruire la dinamica del femminicidio-suicidio avvenuto due giorni fa, venerdì 28 luglio, nella casa dei coniugi, in via Parini, quartiere Monterusciello (Pozzuoli). Secondo gli inquirenti, Antonio Di Razza, 50 anni, ha sparato alla moglie 39enne Angela Gioiello una o due volte prima di rivolgere la pistola contro se stesso. Pare che i due al momento dell’omicidio fossero da soli in camera: Gioiello è stata trovata stesa sul letto, lui sul pavimento dove è stato rinvenuto il revolver.

Intorno alle 17 la donna si sarebbe andata a riposare dopo aver passato il pomeriggio con marito e figli al Mc Donald e poi al centro commerciale. Alcuni testimoni invece avrebbero visto Di Razza scendere dall’appartamento fino all’auto, per poi risalire in casa. Nell’abitazione, al momento del femminicidio, erano presenti anche i tre figli minorenni della coppia: sono stati proprio loro, di età compresa tra gli 8 e i 16 anni, a dare l’allarme a vicini e parenti. I tre ragazzi sono da ieri in affidamento alla nonna materna.

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