Fanno esplodere una bomba contro le misure anti Covid: due arresti per terrorismo ad Avellino

Fecero esplodere una bomba davanti al centro per l'impiego di Avellino, piazzata per "manifestare" contro le misure restrittive dovute all'emergenza Covid. Due le persone arrestate per terrorismo ed eversione nel capoluogo irpino. Si tratta di un 52enne ed un 49enne, entrambi irpini, verso i quali la Procura di Avellino ha ipotizzato i reati di terrorismo ed eversione dell'ordine democratico, atto di terrorismo con ordigni micidiali o esplosivi, fabbricazione, detenzione e porto in luogo pubblico di esplosivi. Reati gravissimi, che se confermati potrebbero portare a pene molto severe nei confronti dei due indagati.
I fatti erano avvenuti lo scorso 21 maggio 2020, quando in piena notte una bomba era deflagrata davanti al centro dell'impiego di Via Pescatori, senza fare vittime ma causando non pochi danni all'esterno della struttura, tanto che i vigili del fuoco intervenuti assieme ai carabinieri avevano lavorato diverse ore per verificare la stabilità della struttura. I residenti in zona, svegliati dal forte boato, avevano inizialmente pensato ad una scossa di terremoto (spesso "annunciata" proprio da un boato subito prima), e qualcuno era sceso in strada spaventato, salvo poi scoprire si trattasse di una esplosione di tipo artificiale.

Stando a quanto ricostruito dalle indagini, i due sarebbero "simpatizzanti" dei movimenti che fin dall'inizio della pandemia si sono apertamente schierati contro ogni forma di misura restrittiva anti Covid, tanto che avevano anche intenzione di denunciare il Presidente del Consiglio dei Ministri dell'epoca, Giuseppe Conte, per il presunto reato di "attentato contro la costituzione dello stato, abuso d’ufficio e violenza privata" proprio per i decreti adottati per fronteggiare la pandemia. Inoltre, gli inquirenti sono riusciti a prevenire anche un secondo attentato, ben più grave, che i due stavano progettando ma che grazie all'arresto non sono riusciti a portare a termine. Per quello al centro dell'impiego di Avellino, invece, avevano pianificato tutto nei dettagli, fabbricando artigianalmente la bomba e facendola esplodere davanti alla porta blindata del Centro dell'Impiego di Avellino, per poi dileguarsi. Ma sono stati immortalati, nella fuga, da alcune telecamere di video-sorveglianza presenti in zona che mostrano l'auto dileguarsi pochi istanti dopo l'esplosione. I due sono stati quindi arrestati dagli agenti del ROS assieme al Comando Provinciale di Avellino questa mattina, su richiesta della locale Procura Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo, perché indiziati di aver fabbricato, portato in luogo pubblico e fatto esplodere per finalità terrorismo e di eversione dell'ordine democratico l'ordigno piazzato nella notte tra il 20 ed il 21 maggio 2020 davanti al Centro per l'Impiego di Avellino.
