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La strage familiare di Paupisi

Elisa Polcino uccisa dal marito a Paupisi, l’autopsia: colpita una sola volta alla testa con una pietra

I primi risultati dell’autopsia su Elisa Polcino, 49enne uccisa dal marito Salvatore Ocone a Paupisi, confermerebbero le prime ipotesi: la donna è stata colpita alla testa con una pietra. Nei prossimi giorni sarà eseguita l’autopsia anche su Cosimo, figlio 15enne della coppia, ucciso anche lui dal padre.
A cura di Valerio Papadia
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Salvatore Ocone e la moglie, Elisa Polcino
Salvatore Ocone e la moglie, Elisa Polcino
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È stata eseguita ieri, all'ospedale San Pio di Benevento, l'autopsia sul corpo di Elisa Polcino, la donna di 49 anni che lo scorso 30 settembre, a Paupisi, è stata uccisa dal marito, Salvatore Ocone, 58 anni. I primi risultati dell'esame autoptico confermerebbero l'ipotesi iniziale: Elisa Polcino è stata colpita alla testa con una grossa pietra; un solo colpo, che avrebbe causato lesioni talmente gravi da cagionarne la morte.

Nei prossimi giorni l'autopsia su Cosimo Ocone, ucciso insieme alla madre

Come è tristemente noto, dopo aver colpito la moglie, Salvatore Ocone si è poi scagliato contro i figli minorenni che si trovavano in casa, colpendo, presumibilmente con la stessa pietra, anche Cosimo, 15 anni e Antonia, 16 anni, per poi fuggire in auto con loro. Cosimo, purtroppo, era morto quando i carabinieri li hanno ritrovati in provincia di Campobasso, mentre la sorella è ricoverata in gravi condizioni in ospedale. Proprio questa mattina, mercoledì 8 ottobre, il corpo del 15enne è arrivato all'ospedale di Benevento, dove nelle prossime ore sarà eseguita l'autopsia.

Sospeso il coma farmacologico per Antonia Ocone

La sorella di Cosimo, Antonia, come detto è in gravi condizioni: la 16enne è ricoverata all'ospedale Neuromed di Pozzilli, in provincia di Isernia, in Molise. Nella giornata di ieri, sono arrivati i primi segnali di incoraggiamento: dopo aver ridotto la sedazione, è stato poi sospeso il coma farmacologico indotto alla ragazza: come sottolineato dall'ospedale, ci vorranno molte ore prima che si possa avere un riscontro sull'efficacia della terapia e si possano vedere dei segnali di risveglio.

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