È morto Alberto, musicista malato di cancro e di Covid: aveva aspettato 50 giorni per la biopsia

Purtroppo Alberto Falco non ce l'ha fatta: il musicista napoletano al quale nel 2019 era stato diagnosticato un Linfoma di Hodgkin, tumore molto aggressivo che colpisce il sistema linfatico e che, lo scorso 8 maggio, aveva scoperto, mentre si trovava ricoverato in ospedale, di aver contratto anche il Coronavirus, è morto. Alla fine di giugno, era stata la moglie di Alberto a raccontare a Fanpage.it la sua odissea: non solo il cancro, poi la scoperta del Covid, ma anche una estenuante attesa per essere sottoposto a una biopsia, ben 50 giorni. E ancora, la battaglia, ad esami effettuati, per ottenere le cure adeguate. La famiglia del musicista ha annunciato battaglia: ha presentato due esposti in Procura affinché si faccia luce su cosa sia accaduto ad Alberto nei due ospedali nei quali è stato ricoverato, il Cardarelli e l'Ospedale del Mare.
L'odissea di Alberto Falco: 50 giorni per un biopsia, poi la caduta in ospedale e la paralisi
Il calvario di Alberto comincia lo scorso anno, nell'estate del 2019, quando gli viene diagnosticato un Linfoma di Hodgkin. Il 26 aprile di quest'anno, Falco viene ricoverato all'ospedale Vito Fazzi di Lecce, dove si trova in vacanza con la famiglia, per una improvvisa lesione cerebrale. Il musicista viene però trasferito al Cardarelli di Napoli, dal momento che ha bisogno di essere sottoposto ad una biopsia. Purtroppo, il reparto in cui si trova ricoverato Alberto viene chiuso per alcuni casi di Covid-19, tra cui anche il compagno di stanza del musicista che, il successivo 8 maggio, scopre di essere anche lui positivo al Coronavirus.
Alberto viene così trasferito al Covid Centre dell'Ospedale del Mare, ma le sue condizioni non migliorano, anzi. Come se non bastasse, mentre si trova in bagno, l'uomo cade: da quel giorno non si alzerà più dal letto, con la parte destra del corpo quasi completamente paralizzata. Fino, purtroppo, al tragico epilogo arrivato oggi.