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Arriva Draghi al Rione Sanità: quartiere ripulito e sistemato. Ma solo per un giorno

Arriva il premier Draghi. Al rione Sanità si mettono problemi e spazzatura sotto il tappeto per la visita presidenzale.
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Dicono che Mario Draghi non sia uomo di sorprese. Ma andrebbe proprio suggerito al Presidente del Consiglio di farne una: tornare presto a Napoli, però senza il preavviso d'oggi, giorno di stipula del "patto" per la città (qualcuno lo chiama "pacco", intendendo la poca incisività che avrà questo protocollo rispetto al dissesto comunale). Motivo? Vedrebbe una Napoli vera, soprattutto alcune zone.

Esempio: ieri al rione Sanità non si parlava d'altro: sono arrivati inservienti del Comune, spazzini, polizia, autogru. Sono state rimosse fioriere e tavolini abusivi – frutto del permissivismo di questi ultimi anni – sono state rimosse bancarelle del falso, sono stati rimossi piccoli e grandi cumuli di rifiuti stradali – lì vi è un mercato quotidiano -. Via Vergini, via Sanità e giù fino alla chiesa del Munacone, San Vincenzo Ferrer, è stato tutto un ripulire, ci mancava solo la "passata di cera" di decrescenziana memoria.

Questo perché oggi Mario Draghi dopo la firma del Patto per Napoli col sindaco Gaetano Manfredi si recherà nel rione di Totò per parlare con il sacerdote della chiesa, don Loffredo e per incontrare le imprese del Terzo settore che fanno rete nella zona.

Tutto tirato a lucido, dunque. Ventiquattr'ore di splendore. Ma – c'è da scommetterci –  tavolini, fioriere e suppellettili varie torneranno in strada appena la vettura presidenziale farà inversione a U per andar via. E la memoria va al Duca Alfonso Maria di Sant' Agata dei Fornari de "L'oro di Napoli", capolavoro di Giuseppe Marotta in testo e poi di Vittorio De Sica al cinema.

E la pernacchia, quella, di don Ersilio Miccio-Eduardo De Filippo, magari la risparmiamo al premier, preferendo regalarla a chi oggi – politici cittadini e regionali – magnificherà il Rione per il quale non ha mai mosso un dito.

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. È autore del libro "Se potessi, ti regalerei Napoli" (Rizzoli). Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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