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Draghi, De Luca: “La sua chiamata è un atto di liberazione”

Il governatore Vincenzo De Luca: “Facciamo i nostri migliori auguri a Mario Draghi, la cui chiamata da parte di Mattarella è stata, almeno per me, un atto di liberazione che ha posto termine a un balletto che aveva finito per assumere caratteristiche imbarazzanti. Abbiamo fiducia che con Draghi possa ripartire la pianificazione del Recovery Plan in cui sono previste risorse importanti”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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“Facciamo i nostri migliori auguri a Mario Draghi, la cui chiamata da parte di Mattarella è stata, almeno per me, un atto di liberazione che ha posto termine a un balletto che aveva finito per assumere caratteristiche imbarazzanti per un Paese serio”. Non usa mezzi termini il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che saluta così il conferimento dell’incarico a Mario Draghi, da parte del Capo dello Stato, per formare il nuovo Governo. “Gli facciamo gli auguri di buon lavoro – ha aggiunto De Luca – in un impegno non facile e scontato, ci auguriamo che prevalga il senso di responsabilità nel Parlamento”.

Il governatore: “Adesso sblocchi il Recovery Plan”

Mario Draghi è salito questa mattina alle 12 al Quirinale: ha accettato l’incarico con riserva dopo un colloquio con il capo dello Stato, Sergio Mattarella, durato più di un’ora. Draghi ha incontrato Fico alla Camera, la presidente del Senato Casellati e poi a Palazzo Chigi Giuseppe Conte, prima di dare vita alle sue consultazioni. “Abbiamo fiducia – ha proseguito De Luca – che con Draghi possa ripartire la pianificazione del Recovery Plan in cui sono previste risorse importanti per ambiente, digitalizzazione, infrastrutture e risparmio energetico. Noi puntiamo a quelle ricorse per completare anche le opere infrastrutturali in Penisola Sorrentina a partire dal raddoppio del fascio di binari per raggiungere Sorrento da Napoli e a opere di viabilità che consentano di mettere in sicurezza la costiera. In questo momento c'è un'emergenza in costiera amalfitana per la frana che ha distrutto la sede stradale, dovremo realizzare un viadotto perché abbiamo il blocco della mobilità da Amalfi verso Positano e Agerola. Servono vie di fuga che ci consentano di non rimanere isolati in caso di problemi idrogeologici”.

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