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L'omicidio di Aldo Gioia ad Avellino

Delitto di Avellino, l’avvocato di Elena Gioia rinuncia all’incarico

L’avvocato Innocenzo Massaro ha fatto sapere di aver rinunciato all’incarico di legale di Elena Gioia, la 18enne accusata assieme al fidanzato dell’omicidio del padre Aldo, che si opponeva alla loro relazione. Il legale era stato contattato dalla madre della giovane, ma ha fatto sapere di aver rinunciato all’incarico per “scelta professionale”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Giovanni Limata ed Elena Gioia
Giovanni Limata ed Elena Gioia
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Ha deciso di rinunciare all'incarico di difensore legale di Elena Gioia, 18 anni, attualmente in stato di fermo assieme al fidanzato Giovanni Limata, 23 anni, ed entrambi accusati di concorso in omicidio aggravato dalla premeditazione del padre di lei, perché si opponeva alla loro relazione. L'avvocato Innocenzo Massaro era stato contattato proprio dalla madre della giovane, affinché ricoprisse il ruolo di suo legale (non però dell'altro giovane, che al momento si è visto assegnare un difensore d'ufficio).

Ma l'avvocato Massaro ha preferito rinunciare, per "scelta professionale". Dunque, tutto da rifare: la giovane dovrà ricorrere o a un altro avvocato di fiducia oppure scegliere a sua volta un difensore d'ufficio. Quest'oggi è in corso l'interrogatorio di convalida del fermo da parte del giudice per le indagini preliminari: i due giovani, che rischiano l'ergastolo, hanno ammesso le proprie colpe già dalle ore successive al delitto. Ma il giovane nella giornata di ieri ha puntato il dito contro la fidanzata, spiegando che la pianificazione dell'omicidio sarebbe stata proprio fatta da lei. Viceversa, lo zio della ragazza, e fratello della vittima, ha parlato di una ragazza "plagiata, forse manipolata", con la madre che invece si è detta anche pronta a perdonarla. La vicenda giudiziaria è, insomma, ancora all'inizio: quest'oggi il pubblico ministero Vincenzo Russo deciderà anche di affidare l'esame autoptico sul corpo di Aldo Gioia, morto sabato mattina in ospedale dopo le sette coltellate ricevute mentre dormiva sul divano e per la cui morte sono in stato di fermo la figlia Elena ed il fidanzato di lei Giovanni.

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