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Cumuli di rifiuti non raccolti a Secondigliano, sacchetti anche davanti alla chiesa

Cumuli di rifiuti non raccolti a Secondigliano. Distese di sacchetti anche davanti alla Parrocchia Santa Maria della Natività in piazza Giovanni XXIII. Piene di rifiuti e cartacce anche le zone di via del Centauro, viale dei Pianeti e le traverse adiacenti alle spalle del supermercato MD di via Cassano. I residenti: “Non vediamo uno spazzino da 2 mesi”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Cumuli di rifiuti non raccolti a Secondigliano. Distese di sacchetti anche davanti alla Parrocchia Santa Maria della Natività in piazza Giovanni XXIII. Piene di rifiuti e cartacce anche le zone di via del Centauro, viale dei Pianeti e le traverse adiacenti alle spalle del supermercato MD di via Cassano, dove i residenti lamentano l’assenza degli spazzini di Asìa. Contro questa situazione di degrado si sono scagliati i cittadini negli ultimi giorni, con segnalazioni al Comune di Napoli e all’assessorato all’Ambiente, per chiedere la rimozione dei sacchetti di immondizia e la pulizia delle strade. “Purtroppo – lamentano i cittadini – nonostante le nostre richieste, le strade sono ancora sporche e piene di rifiuti. In alcune strade non si vede uno spazzino da 2 mesi”.

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Petizione popolare per spazzare le strade

“I cittadini – spiega Franco Canfora, residente della zona e segretario del sindacato Fialp’s – sono stanchi. Da mesi chiediamo lo spazzamento delle strade. Capiamo le difficoltà di Asìa, che in questi giorni deve fare i conti con il personale ridotto a causa del Covid, ma non si può vivere con i cumuli di sacchetti sotto casa. I residenti hanno avviato una petizione popolare rivolta alla Municipalità e al Comune per chiedere la tutela dell’igiene urbana. Al momento – conclude Canfora – l’unico spazzamento lo fanno pochi ragazzi volenterosi extracomunitari ai quali i cittadini danno qualche mancia. Ma il servizio pubblico dov’è?”. Cumuli di rifiuti negli ultimi giorni sono comparsi anche in altre zone della città, dal Vomero a Napoli Est. Purtroppo, l'azienda dell'igiene urbana si trova a dover lavorare con circa 100 dipendenti in meno, a causa di 60 positivi al Covid, ai quali si aggiungono altri 30 lavoratori a casa in isolamento preventivo.

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