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Covid 19

Covid, Nunzia De Girolamo: “Campania zona arancione o rossa, siamo tra i più contagiati”

La Campania “a breve sarà in zona rossa o arancione”. Lo ha spiegato Nunzia De Girolamo, ex deputata sannita del centrodestra. “Siamo tra le regioni con più contagiati, vedo assembramenti, la gente deve capire che il virus è dietro l’angolo”. Anche De Magistris preme: “Decidessero in fretta, c’è in gioco la salute dei cittadini”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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La Campania sarà a breve "zona arancione o rossa". Lo spiega Nunzia De Girolamo, ex ministro dell'agricoltura nel governo Letta tra il 2013 e 2014, nonché ex deputata di centrodestra nelle passate legislature, intervenuta su Radio CRC. La De Girolamo, che nei giorni scorsi aveva contratto il coronavirus da cui poi è guarita, ha parlato anche della sua esperienza personale, oltre a sottolineare come il rischio per la Campania sia ora di passare da zona gialla direttamente a quella rossa.

La De Girolamo: "Troppi casi, siamo tra i più contagiati"

"Ho visto a Napoli immagini di folle, sono assembramenti molto gravi", ha spiegato la De Girolamo, "la gente deve sapere che il virus è dietro l'angolo. A breve la Campania sarà in zona arancione o in zona rossa, siamo tra i più contagiati. E mi aspetto che lo Stato sia presente per la crisi economica, nonché che i cittadini siano responsabili", ha spiegato l'ex deputata. La decisione sulla Campania sarà presa nelle prossime ore, dopo una riunione "ad hoc" convocata dall'Istituto Superiore di Sanità, che già ieri aveva spostato altre cinque regioni (Toscana, Abruzzo, Umbria, Liguria e Basilicata) dalla zona gialla a quella arancione.

De Magistris: "Decidessero in fretta"

Anche Luigi De Magistris si è detto preoccupato: "Decidessero rapidamente, perché qui c'è di mezzo la salute dei cittadini", ha spiegato il primo cittadino partenopeo, che spiega anche come a Palazzo San Giacomo "ci arrivano le testimonianze da laboratori che fanno i tamponi, che ci dicono che i dati da loro elaborati non risultano nei dati ufficiali. Inoltre", ha aggiunto ancora De Magistris, intervenuto a Mattino Cinque, "ancora si parla di 600 terapie intensive di cui 186 occupate, ma poi i medici ci scrivono che non riescono a trovare terapie intensive per i pazienti".

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