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Covid, il dg del Cotugno: “Aumento dei casi prima del previsto per chi ha viaggiato fuori”

L’aumento dei casi di coronavirus in Campania dovuto alla riapertura delle frontiere. Lo ha spiegato il direttore generale del Cotugno Maurizio Di Mauro. Decisione che tuttavia ha ritenuto non un errore ma “inevitabile” per evitare ripercussioni economiche: “Noi abbiamo fatto tutto il possibile”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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L'aumento dei casi di coronavirus in Campania dovuto "all'apertura delle frontiere", che ha fatto sì che in molti viaggiassero e portassero poi il virus in regione. Lo ha spiegato Maurizio Di Mauro, direttore generale dell'ospedale Cotugno e dell'Azienda dei Colli (che comprende anche il Monaldi ed il CTO) di Napoli. Coronavirus che dunque, secondo Di Mauro, sarebbe arrivata prima del previsto, causa la riapertura delle frontiere e dei viaggiatori.

Riapertura che però non sarebbe stata un errore, ha spiegato Di Mauro, ma una scelta necessaria. "Non si poteva pensare di restare chiusi e creare ulteriori danni al paese", ha spiegato. Al contempo, Di Mauro ha anche difeso l'operato di Vincenzo De Luca che ha "sempre invitato tutti i direttori generali a non abbassare la guardia. Abbiamo lavorato tutta l'estate, senza interruzioni. Tutto ciò che potevamo fare l'abbiamo fatto". Al momento, la situazione ospedaliera della Campania vede al momento occupati 786 posti letto di degenza su 820 disponibili, con altri 67 posti letto di terapia intensiva occupati a fronte di 110 posti totali. Tuttavia, la Regione Campania ha già comunicato che, in caso di ingresso nella cosiddetta "Fase C" della pandemia, ci sarà un ulteriore incremento dei posti letto in degenza, subintensiva ed intensiva. Fase C che potrebbe essere più vicina del previsto: al Covid Hospital di Boscotrecase la situazione è già difficile da qualche giorno. Al 14 ottobre erano rimasti disponibili solo 7 posti letto ordinari, 5 in subintensiva e 7 in terapia intensiva. Mentre la situazione dei contagi in provincia continua a crescere senza sosta.

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