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Covid 19

Covid, Campania resta zona rossa ma dal 7 aprile possibile zona arancione

La Campania migliora e dalla prima settimana di aprile, se saranno confermati i dati epidemiologici e se non ci saranno nuovi decreti del governo, potrebbe tornare in zona arancione Covid. La regione era in scenario 4, ma dopo settimane di livello rosso stanno scendendo i contagi e l’incidenza. Purtroppo si fa ancora sentire l’effetto dell’impennata sui ricoveri ospedalieri.
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L'indice di contagio Rt e l'incidenza (rapporto contagi/tamponi effettuati) in Campania va verso la zona arancione ma per questa settimana di Pasqua restiamo zona rossa Covid-19 in attesa che i dati epidemiologici si assestino. Dal 7 aprile (ma anche qui occorrerà capire se ci saranno nuove restrizioni con decreti nazionali) potremmo tornare in zona arancione, con medie restrizioni.
È quanto emerge dal settimanale monitoraggio della cabina di regia del ministero della Salute e dell'Istituto superiore di Sanità. La scorsa settimana per la Campania era stata confermata l'area di massima restrizione, rossa, a causa dell'incremento di contagi.

La Campania era in scenario 4, unica tra le regioni italiane ad avere una incidenza sopra i 250. A livello nazionale il dato sull'incidenza, passa, secondo quanto si apprende, da 264 della scorsa settimana a 240. Ora l'RT campano è 1,05. Torna a scendere il valore Rt nazionale che si attesta a 1.08.

Nella settimana fra il 15 ed il 21 marzo  – emerge dal monitoraggio settimanale – si osserva un miglioramento complessivo del rischio legato alla diffusione del virus, sebbene complessivamente ancora alto. La Campania è passata ad una classificazione di rischio basso insieme a Basilicata e Provincia Autonoma di Bolzano.

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Tuttavia questi giorni di aumento dei contagi hanno portato un affollamento delle terapie intensive e dei posti di degenza negli ospedali campani. Lo testimoniano i dati dell'Agenas. Le terapie intensive sono da oggi al livello di guardia, cioè in occupazione del 30 percento, soglia di allerta. Le aree non critiche sono al 37 percento (la soglia minima è del 40). Anche per questo è fondamentale che i dati si assestino: è prioritario liberare le terapie intensive e i posti di degenza ospedaliera e (mai metafora fu più adeguata) ‘far respirare' i reparti Covid-19.

Ieri l'istituto indipendente Gimbe ha reso noti i suoi dati settimanali e per quel che riguarda la Campania sono parzialmente confortanti: non siamo più primi in Italia per numero di positivi al Coronavirus attualmente attivi, ma scende al secondo posto, con 98.048 casi, superata dalla Lombardia a 100.172. La regione meridionale resta prima però se si considerano invece i positivi su 100mila abitanti: 1716. Tra il 17 e il 23 marzo, 14.066 nuovi positivi al tampone per Sars-CoV2.

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