Covid Acerra, il sindaco fa rimuovere tutte le panchine: “Troppi assembramenti”
I contagi in Campania continuano ad aumentare, come dimostra l'ultimo bollettino dell'Unità di Crisi, che ha fatto registrare 1.760 nuovi casi nelle ultime 24 ore. Accanto alle disposizioni anti-Covid messe in campo dalla Regione Campania, che non solo ha deciso di tenere ancora le scuole chiuse ma ha istituito il coprifuoco e ha vietato gli spostamenti interprovinciali, anche gli amministratori comunali stanno prendendo decisioni, talvolta drastiche, per evitare che il virus si diffonda nelle loro città. È il caso, ad esempio, di Acerra, cittadina della provincia di Napoli, nell'hinterland Nord, dove il sindaco Raffaele Lettieri ha deciso di eliminare, fisicamente, tutte le panchine, che sono state smantellate, per evitare che si verifichino assembramenti.
"Ancora troppi non capivano che questo è il momento della responsabilità, per tutelare i nostri familiari e per evitare altre chiusure, trasgredendo agli obblighi di evitare assembramenti. I nostri figli sono in didattica a distanza, rischiamo un nuovo lockdown e queste persone continuavano ad incontrarsi senza necessità, usavano le panchine al posto dei circoli che abbiamo chiuso. Così abbiamo deciso di intervenire alla base, smontando letteralmente le panchine" ha scritto il primo cittadino di Acerra sulla sua pagina Facebook.
Il precedente: a Benevento vietato sedersi sulle panchine
In Campania c'è un precedente, seppure non così drastico. Agli inizi di marzo, subito dopo il lockdown istituito dal Governo con l'inizio della prima ondata della pandemia di Coronavirus, il sindaco di Benevento Clemente Mastella aveva vietato ai suoi concittadini di sedersi sulle panchine, firmando una ordinanza ad hoc per evitare assembramenti e la diffusione del Sars-Cov-2.
