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Covid, bar chiusi nel fine settimana anche per asporto: ordinanza del sindaco di Casal di Principe (Caserta)

Con un’apposita ordinanza – la numero 12 del 9 marzo 2021 – Renato Natale, sindaco di Casal di Principe, nella provincia di Caserta, ha disposto la chiusura dei bar, anche per quanto riguarda l’asporto, durante il fine settimana: serrande abbassate alle ore 14 del sabato e per tutta la giornata di domenica.
A cura di Valerio Papadia
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La cosiddetta terza ondata della pandemia di Coronavirus fa paura, i contagi aumentano, e quindi molte amministrazioni comunali stanno adottando misure ancora più restrittive a integrare la zona rossa – quella di allerta massima – già attiva in Campania dallo scorso 8 marzo. A Casal di Principe, cittadina della provincia di Caserta, il sindaco Renato Natale ha così deciso di chiudere i bar nel weekend. In zona rossa, i bar sono già chiusi: a queste attività è consentito soltanto l'asporto e il delivery. A Casal di Principe, nel fine settimana, sarà vietato anche l'asporto, come deciso dall'apposita ordinanza – la numero 12 del 9 marzo 2021 – emanata dal sindaco Natale.

Il provvedimento entrerà in vigore a partire da sabato 13 marzo. Come chiarisce l'ordinanza, i bar dovranno abbassare le saracinesche a partire dalle ore 14 del sabato e rimarranno chiusi per tutta la giornata di domenica. Si ordina, come si legge, "la chiusura dei bar, anche con riferimento all'attività di asporto, dalle ore 14 del sabato e fino a tutta la domenica, a decorrere da sabato 13 marzo e per i sabato e le domeniche successive fino alla durata della zona rossa in Campania disposta con ordinanza del Ministero della Salute del 5 marzo 2021, salvo ulteriori proroghe e salvo la verifica dell'evolversi della situazione epidemiologica".

Nell'ordinanza numero 12 del 9 marzo, il sindaco Renato Natale fa alcune precisazioni anche sulle funzioni religiose e sui riti funebri: "Limitare con decorrenza immediata la partecipazione di persone ai riti funebri ai soli familiari stretti". E ancora, si invitano "i parroci delle parrocchie insistenti sul territorio comunale a contenere al massimo la presenza di fedeli nel corso dello svolgimento di cerimonie religiose".

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