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Corruzione al Concorsone del Miur per docenti in Campania, in manette due insegnanti

La Polizia di Stato ha arrestato due insegnanti a Pompei (Napoli) con l’accusa di corruzione: avrebbero chiesto somme dai 20mila ai 40mila euro ai candidati di concorsi per l’assunzione di personale docente. Il sistema corruttivo sarebbe stato usato anche durante il “concorsone” del Miur in Campania della scorsa primavera.
A cura di Nico Falco
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Per diventare insegnanti scavalcando tutti gli altri c'era una via semplice: pagare. Dai 20mila ai 40mila euro e il posto era assicurato. Un "collaudato sistema di corruzione", così lo definisce la Procura di Napoli Nord, che era stato messo in atto sia per il concorso per insegnanti di sostegno sia per il "concorsone" per docenti del MIUR che si è svolto nella primavera scorsa anche in Campania. A muovere i fili, due insegnanti campane, sottoposte questa mattina agli arresti domiciliari dagli agenti del commissariato di Pompei, in esecuzione di una ordinanza firmata dal gip: sono ritenute responsabili, in concorso tra loro, di "plurimi episodi di induzione indebita a dare ingenti somme d denaro per il superamento di prove di concorso".

Le due donne, O. C. e M. C., lavorano come insegnanti in un istituto scolastico di Pompei (Napoli), una di loro è anche membro effettivo della commissione esaminatrice. L'indagine era partita nel mese di gennaio scorso, dopo la denuncia della presidente e di un membro della commissione esaminatrice. Secondo l'accusa le due donne, abusando dei ruoli che ricoprivano, avevano chiesto le grosse somme di denaro a diversi candidati, alcuni dei quali sono stati identificati dalle forze dell'ordine: nelle mani degli inquirenti anche alcuni audio registrati duranti gli incontri tra le indagate e alcuni candidati, che proverebbero "in maniera inequivoca" la richiesta di denaro come condizione per il superamento delle prove d'esame.

Durante le indagini gli agenti hanno inoltre accertato che le due avevano organizzato un corso di preparazione al concorso, facendosi pagare mille euro da ogni candidato, e ad alcuni avevano chiesto i soldi per il superamento delle prove; M. C. avrebbe usato lo stesso sistema corruttivo anche in occasione del concorso per l'abilitazione all'insegnamento di sostegno. Tra i candidati contattati dalla coppia, è emerso dagli accertamenti della Polizia di Stato, c'erano anche molti dei candidati al cosiddetto "concorsone" per docenti del MIUR, che avevano partecipato alla prova in Campania per l'assunzione a tempo indeterminato.

(articolo aggiornato il 1 aprile alle 11:30)

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