Coronavirus a Napoli: 154 nuovi contagiati in 4 giorni. Raddoppiati i positivi da venerdì

Sono raddoppiati i casi positivi al coronavirus a Napoli: erano 154 appena venerdì scorso, sono diventati 306 oggi, martedì 25 agosto. Numeri che certificano come il contagio da SARS-CoV-2 continui nonostante l'estate torrida, trainato anche dai cosiddetti "casi di rientro", principalmente dall'estero ma anche dalla Sardegna, isola gettonatissima per le vacanze nostrane e dove in molti hanno finito per contagiarsi a vicenda. Palazzo San Giacomo ha anche specificato che "il Comune di Napoli non è autorizzato a diffondere dati specifici, relativi ai quartieri di residenza o alle cause del contagio, rilevati dai resoconti dell'ASL Napoli 1, per rispetto della privacy dei cittadini", si legge nella nota pubblicata assieme al bollettino.
Coronavirus a Napoli: guariti, decessi e positivi
I numeri di Napoli diffusi da Palazzo San Giacomo sono pesanti: 154 i nuovi casi, che portano così il totale a 306 attualmente positivi e 1.340 da inizio pandemia. Un decesso da venerdì scorso, ma anche un guarito. Stabili fortunatamente le terapie intensive, che restano due, mentre i ricoveri ordinari sono pressoché stazionari (uno in più). La maggior parte, dunque, sono persone asintomatiche, che fanno schizzare il numero di casi in isolamento domiciliare a 276 persone. Questo il riepilogo dei dati comunicati da Palazzo San Giacomo:
- Casi totali: 1.340 (+154)
- Casi attuali: 306 (+152)
- Guariti: 890 (+1)
- Decessi: 144 (+1)
- Ricoverati in ospedale: 30 (+1)
- Ricoverati in terapia intensiva: 2 (=)
- In isolamento domiciliare: 276 (+151)
- Nuovi casi da venerdì 21 agosto: +154
Riaperto il CoViD Center del Loreto Mare
Se la situazione ricoveri a Napoli è pressoché stazionaria, l'alto numero di ricoverati in regione (arrivato a 72 casi complessivi negli ultimi giorni), ha fatto sì che venisse riaperto anche il CoViD Center dell'ospedale Loreto Mare, dove sono stati portati ieri quattro ricoverati dopo che l'ospedale Cotugno è finito in saturazione di posti per quanto riguarda le terapie ordinarie e quelle sub-intensive di pazienti affetti dall'infezione da coronavirus.
