Convalidato l’arresto per il sindaco di Sorrento: Massimo Coppola resta in carcere

Il gip del Tribunale di Torre Annunziata Emanuela Cozzitorto ha convalidato l'arresto per Massimo Coppola, sindaco di Sorrento finito in manette lo scorso 20 maggio; il giudice per le indagini preliminari ha convalidato l'arrestato anche per Francesco Di Maio, il collaboratore del primo cittadino che, mercoledì sera, è stato arrestato in flagranza di reato insieme a Coppola. Mentre, nel corso dell'udienza di convalida, il sindaco Coppola si è avvalso della facoltà di non rispondere, Di Maio avrebbe invece fornito agli inquirenti alcune informazioni, prendendosi le prime ammissioni di responsabilità nell'inchiesta sulla presunte irregolarità nell'assegnazione degli appalti a Sorrento che ha portato al loro arresto. Complessivamente, sono 25 gli indagati, tra dirigenti e funzionari del Comune e imprenditori: le accuse sono quelle, a vario titolo, di induzione indebita a dare o promettere utilità, corruzione, turbativa d'asta e peculato.
Il collaboratore del sindaco ripreso mentre conta i soldi della mazzetta
Coppola e Di Maio, come detto, sono stati arrestati in flagranza nella serata di mercoledì 20 maggio. Il sindaco e il suo collaboratore, secondo gli inquirenti, avrebbero organizzato una cena con un imprenditore appositamente per riscuotere una tangente da 6mila euro; e infatti, una telecamere istallata dalla Guardia di Finanza nel bagno del ristorante ha ripreso Di Maio mentre era intento a contare i soldi. Fermati quella sera dai finanzieri, infatti, i due sono stati trovati in possesso del denaro: il sindaco Coppola aveva con sé 4.500 euro, mentre Di Maio aveva i restanti 1.500 euro. Secondo gli inquirenti, i 6mila euro sarebbero parte di una tangente più grande, da 120mila euro, ricevuta dal sindaco per assegnare la refezione scolastica a Sorrento.