Comune di Avellino, scontro politico sul bilancio. Ma la sindaca Nargi non molla

Clima politico teso ad Avellino, dopo la mancata approvazione del bilancio. La sindaca Laura Nargi, nella conferenza stampa indetta nella giornata di oggi, ha fatto appello a tutte le forze politiche cittadine, affinché nei prossimi giorni si "sblocchi" una situazione che, ipso facto, sembra andare solo in due direzioni: un rimpasto, e dunque la continuazione del mandato; il commissariamento della città. Venti giorni di tempo, dunque, per l'approvazione del Bilancio Consuntivo, dopo che appena 48 ore fa era arrivata una clamorosa bocciatura: 18 voti contrari, appena 13 favorevoli.
"Se qualcuno si attende le mie dimissioni resterà deluso"
Il clima è quello della "resa dei conti": la sindaca ha invitato tutti alla responsabilità, in particolare la propria maggioranza politica. Dopo la bocciatura del bilancio consuntivo, la sindaca aveva usato parole durissima, accusando l'aula consiliare di volerla "mandare a casa", e che "invece di pensare alla città si pensa a minacciare un sindaco dicendole che ha venti giorni per ritrattare. A queste condizioni io non ci starò mai. Scusate avellinesi", aveva concluso la sindaca, che poi nella giornata di oggi ha indetto una conferenza stampa nella quale ha ribadito di voler andare avanti, se le condizioni ci saranno. "Se qualcuno si attende le mie dimissioni rimarrà deluso", ha però voluto specificare oggi, ricordando appunto a tutti che, in caso di commissariamento, "Avellino avrebbe la certezza di perdere importanti risorse perchè un commissario potrebbe limitarsi all'ordinario". Ma al momento, il rischio di un commissario prefettizio è elevato: anche perché non si tratterebbe di una novità nel recente passato politico di Avellino.
Dal 1995, ad Avellino sono caduti 5 sindaci in 8 consiliature
Avellino, storicamente, è stato un comune capoluogo amministrato per lo più dalla Democrazia Cristiana nella storia repubblicana d'Italia. In particolare, dal 1963 al 1995 la DC ha governato ininterrottamente il capoluogo irpino senza particolari "rovesciamenti". Dal 1995, anno in cui è iniziata l'elezione diretta dei sindaci, si sono avute diverse consiliature non terminate: Antonio Di Nunno terminò con successo la prima (1995-2000), ma non la seconda (2000-2003); gli fece eco Giuseppe Galasso, che dopo il primo mandato (2004-2009), si fermò a metà del secondo (2009-2013): entrambi eletti con coalizioni di centro-sinistra. Paolo Foti (Partito Democratico) terminò invece con un successo il primo mandato (2014-2019), ma non si candidò per un secondo: vinse invece Vincenzo Ciampi (Movimento Cinque Stelle), che però durò appena cinque mesi. L'anno dopo venne eletto Gianluca Festa (liste civiche, indipendente) che arrivò ad un passo da fine mandato: si dimise a pochi mesi dalle nuovi elezioni, dopo l'inchiesta della Procura di Avellino che lo vedeva coinvolto. L'attuale sindaca è Laura Nargi, eletta nel 2024, appena un anno fa. E che ora chiama all'appello la propria maggioranza, per evitare di essere il terzo sindaco in sette anni a terminare anticipatamente il suo mandato.