9.861 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Ciro Palmieri ucciso a Giffoni da moglie e figli, la suocera: “Monica segregata, non la vedevo da 7 anni”

La sorella e la madre di Monica Milite, che insieme ai figli ha ucciso il marito Ciro Palmieri a Giffoni, parlano degli abusi di cui sarebbe stata vittima la famiglia.
A cura di Nico Falco
9.861 CONDIVISIONI
Immagine

Un uomo violento, in preda all'ossessione di avere il controllo sulla famiglia, al punto da spiare moglie e figli con telecamere e da impedire loro di uscire di casa e persino di usare il telefono. Così i familiari di Monica Milite descrivono Ciro Palmieri, il panettiere ucciso con 40 coltellate dalla donna e da due dei suoi figli alla fine del luglio scorso a Giffoni Valle Piana (Salerno). Testimonianze che finiscono nel faldone degli inquirenti e, al pari di quanto raccontato dai familiari del 43enne, concorrono a ricostruire il retroscena di quel terribile omicidio, al termine dell'ennesima lite familiare: l'uomo è stato ammazzato in casa, il suo corpo è stato sezionato e gettato in un dirupo. Quando è stato recuperato, il cadavere era irriconoscibile: la Procura ha disposto l'esame del Dna, i risultano saranno pronti in circa tre settimane.

La suocera di Ciro Palmieri: "Monica segregata, non vedevo mia figlia da 7 anni"

Intervistata da Lira Tv, la madre di Monica Milite ha raccontato gli abusi di cui la vittima, così come i figli, sarebbero stati vittime negli ultimi anni. Spiegando di non avere potuto incontrare la figlia per 7 anni, la donna parla anche di quel sistema di videosorveglianza trovato nell'abitazione: sei telecamere, per osservare ogni angolo di quell'appartamento di appena tre stanze più servizi, "per controllare chi entrava e chi usciva, perché voleva stare solo".

"Mi chiamava di nascosto – dice la madre di Monica Milite – o quando il marito dormiva o andava nel ripostiglio per non farsi sentire. Quando bisticciavano lui prendeva il telefono e lo faceva in mille pezzi. Monica non doveva proprio usare il telefono, né lei né i figli". Dopo un litigio, racconta ancora la donna, Palmieri avrebbe sfasciato il letto a castello dei due figli con un flex.

La sorella di Monica Milite: "Non li giustifico ma erano esasperati da anni di violenze"

A parlare di violenze, sempre a Lira Tv, è anche la sorella di Monica Milite. "Non giustifico Monica oppure i miei nipoti – dice – ma sono arrivati a tanto perché venivano da anni e anni di violenze. Lo sapevamo noi della famiglia e lo sapevano gli amici". Liti frequente, spiega, che spesso finivano in aggressioni. "Hanno sopportato fino a che hanno potuto e poi sono esplosi. Non li giustifico, quello che è successo non doveva accadere, non mi stancherò mai di dirlo".

Ma, se la situazione era così grave, perché Monica Milite non aveva pensato di lasciare Palmieri? "Dove doveva andare? – prosegue la donna – il marito ha sempre ribadito che l'avrebbe cercata e l'avrebbe ammazzata. È facile parlare e dire che se ne doveva andare ma questa cosa non era possibile, lui non le dava neanche il tempo di uscire di casa".

9.861 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views