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Chi è Enza Amato, la prima donna a presiedere il Consiglio comunale di Napoli

Enza Amato è la prima presidente donna del consiglio comunale di Napoli in 28 anni, da quando è stata istituita la figura del presidente dell’assemblea.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Enza Amato è la prima presidente donna del consiglio comunale di Napoli in 28 anni, da quando è stata istituita la figura del presidente dell'assemblea, con l'approvazione della legge sull'elezione diretta dei sindaci nel 1993. In precedenza, infatti, il consiglio comunale veniva presieduto dal sindaco. Amato è la sesta presidente del consiglio comunale di Napoli, dopo Sabatino Santangelo, Giovanni Squame, Leonardo Impegno, Raimondo Pasquino e Alessandro Fucito.

Eletta presidente alla seconda votazione

Vincenza Amato, detta Enza, consigliera comunale del Pd, oggi, 12 novembre 2021, è stata eletta presidente del consiglio comunale con 33 voti su 40, alla seconda votazione, quando era necessaria una maggioranza qualificata pari a 4/5. Il voto è avvenuto a scrutinio segreto. Non è stato necessario, quindi, arrivare alla terza votazione, nella quale il quorum si sarebbe abbassato al 50%+1. Nella prima votazione Amato aveva ricevuto 26 voti, dodici le schede bianche e una preferenza rispettivamente per Gennaro Acampora (Pd) e Luigi Grimaldi (Moderati). Eletti, assieme ad Amato, anche i due vice-presidenti: Flavia Sorrentino (M5S) e Salvatore Guangi (Fi).

Amato: "Onorata di questo ruolo"

"È con grande onore che assumo la guida di quest'aula che ringrazio per la fiducia – le prime parole di Enza Amato, appena eletta presidente dell'assise della Sala dei Baroni – Svolgerò la funzione con grande senso di responsabilità garantendo imparzialità e correttezza nel rispetto delle regole imposte dalle leggi, dallo statuto e dal regolamento. Sarà fondamentale che nel lavoro di quest'aula e di grande collaborazione tra le forze politiche noi ci impegniamo a riportare la politica vicino ai cittadini, a ricongiungere il senso delle istituzioni alla credibilità e alla fiducia del popolo napoletano. Insieme a questo sarà fondamentale – rimarca Amato – il lavoro che questo consiglio comunale metterà nei prossimi anni. L'Italia, il mondo intero, vivono ancora una pesante pandemia, una pandemia che ha fermato nei mesi scorsi il nostro quotidiano e che ha creato una profonda crisi economica e sociale che ha creato nuove povertà peggiorando quelle esistenti".

Tra i primi a congratularsi con Amato per la sua elezione c'è Marco Sarracino, segretario Pd di Napoli: “Auguri ad Enza Amato che è stata appena eletta Presidente del Consiglio Comunale di Napoli. Siamo convinti che la scelta appena compiuta sia la migliore, una donna capace e competente, "delle istituzioni", che saprà rappresentare al meglio il consiglio comunale e garantirne le funzioni. Auguri di buon lavoro da tutta la comunità democratica”.

Chi è Enza Amato

Enza Amato, classe 1972, ha compiuto 49 anni il 19 settembre scorso, è figlia di Tonino Amato, storico esponente prima del Pci, poi negli ultimi anni del Pd, sindacalista, assessore al Comune di Napoli negli anni '90, con Antonio Bassolino sindaco, e poi per quindici anni consigliere regionale. Laureata in Sociologia, è stata già consigliere regionale della Campania, con la prima consiliatura di Vincenzo De Luca, dal 2015 al 2020, ma è rimasta fuori dal consiglio regionale lo scorso anno per una manciata di voti. Ci ha riprovato quest'anno alle elezioni amministrative di Napoli del 3-4 ottobre, dove è stata candidata come capolista Pd, risultando la seconda consigliera più votata della città, con 4.197 preferenze, dietro il collega di partito Gennaro Acampora. Enza Amato, nella sua lunga carriera politica, è stata anche componete dell’Assemblea nazionale Pd, nonché delegata del Presidente Vincenzo De Luca, alle politiche della casa e disagio abitativo.

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La neo-presidente interrompe Bassolino

La neo-presidente Enza Amato ha subito dimostrato di avere polso, richiamando la scadenza del termine dell'intervento per Antonio Bassolino, ex governatore e sindaco di Napoli, che stava tenendo il suo discorso, e non ha gradito il richiamo. Bassolino, che oggi siede sui banchi dell'opposizione in qualità di consigliere comunale, stava svolgendo il suo intervento sulle linee programmatiche illustrate dal sindaco Manfredi quando la neo presidente del Consiglio Enza Amato ne ha richiamato l'attenzione suonando la campanella per invitarlo a chiudere. Piccata la reazione di Bassolino: "Se è finito il tempo mi zittisco, ma ci vuole più rispetto. Ho ascoltato gli altri in silenzio, vorrà dire che svolgerò la seconda parte del mio intervento la prossima volta. Per oggi finisco qui". Nonostante l'invito del sindaco Gaetano Manfredi a proseguire, poi, Bassolino ha invece preferito chiudere il microfono, terminando così il suo intervento.

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